Viviana e Gioele: nuova perizia | Intervista al perito della famiglia Parisi

Era il 3 agosto del 2020 quando Viviana Parisi è andata via da casa insieme al figlio Gioele con l’intento di raggiungere il centro commerciale più vicino per comprare un nuovo paio di scarpe al suo bambino… ma da quel momento in poi entrambi non sono più tornati a casa.

Viviana e Gioele: nuova perizia sul caso – MeteoWeek

Il corpo di Viviana è stato trovato dopo quattro giorni dalla scomparsa, in avanzato stato di decomposizione anche per via delle alte temperature di stagione, con diversi traumatismi diffusi in tutto il corpo verosimilmente da precipitazione, come specificato dal medico legale Cataldo Raffino che si è occupato dell’autopsia e che fa riferimento a un possibile decesso causato da una caduta da molti metri di altezza.

A intervenire in questa fase delle indagini sono anche i consulenti di parte della famiglia Parisi, al fianco degli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza i dottori:

  • Salvatore Spitaleri criminalista, esperto forense ed ex biologo molecolare Ris Messina,
  • Luca Chianelli criminalista, esperto balistico e direttore CIS (Centro Investigazioni Scientifiche),
  • Gianluigi Misurelli ricostruzioni scene del crimine in 3D ed esperto informatico.
  • Cataldo Raffino, medico legale in collaborazione con il CIS (Centro Investigazioni Scientifiche).
Viviana e Gioele – MeteoWeek

Come sono morti Viviana e Gioele?

Questa è una delle domande più ricorrenti per il caso di cronaca che si trova nel mirino dell’attenzione mediatica dal mese di agosto. Perché Viviana e Gioele si trovavano lì? Perché la donna ha deciso di lasciare la sua auto e dirigersi nei pressi del luogo dove sono poi stati trovati?

A richiedere una nuova ispezione del luogo sono stati appunto i consulenti di parte della famiglia Parisi alla Procura, come spiegato dal dottore Spitaleri a noi di MeteoWeek:

“Questo nuovo sopralluogo è stato suggerito da noi alla Procura circa un mese fa e realizzato in precedenza con il luminol sul traliccio da parte dalla Polizia Scientifica nelle ore notturne ma, nonostante il tramonto del sole, non si ha mai un’assenza di luce totale. A causa dei temporali con piogge registrati nelle settimane successive il primo intervento sul traliccio operato dalla Polizia Scientifica, il trattamento con il Luminol veniva ritenuto non più utile optando per la ricerca di tracce di sebo/sudore attraverso la tecnica della fumigazione con reattivo cianoacrilato, cioè contatti dermici che per la loro intrinseca natura grassa non sono solubili in acqua e potenzialmente resistono al dilavamento”.

Viviana e Gioele – MeteoWeek

Successivamente, Spitaleri continua anche con la spiegazione di ciò che durante il nuovo sopraluogo è stato trovato da loro e consegnato agli esperti della polizia che dovranno occuparsi del resto: “Nei primi due metri e mezzo del traliccio sono state esaltate con il cianoacrilato e poi repertate due tracce riconducibili a depositi sebacei e quindi a contatti dermici, dalle quali si tenterà di estrarre il DNA, accertando inoltre se le suddette tracce sono costituite soltanto da sebo o anche da sangue, confrontandole infine con il DNA di Viviana Parisi e Gioele Mondello, ad esempio. A ogni modo, prima di poter avere un qualsiasi riscontro si deve comunque attendere il nuovo esame che in questi giorni verrà realizzato dalla Polizia Scientifica di Palermo e, spero, di poter aver un primo risultato già il prossimo fine settimana”.


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La dinamica del fatto

L’attività investigativa dei consulenti di parte della famiglia Parisi, comunque sia, non termina qui.

Il medico legale Raffino ha già inoltrato le dovute richieste per procedere con dei nuovi esami sul corpo di Viviana, dato che solo attraverso questo sarà possibile capire cosa sia potuto succedere alla donna e al piccolo Gioele. I dottori Spitaleri, Chianelli e Misurelli, invece, effettueranno un nuovo esame sul luogo dell’accaduto.


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A spiegarlo nel dettaglio è stato lo stesso dottore Salvatore Spitaleri:

Noi come CIS noi stiamo comunque preparando un nuovo sopralluogo lungo il tragitto della fuga fino al traliccio con lo scopo di ricostruire una possibile dinamica, attraverso appunto un’indagine scientifica, al fine di capire cosa sia potuto succedere in quegli ultimi istanti della vita di Viviana e Gioele”.

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