Benedetta è stata una degli ospiti di punta del programma condotto da Serena Bortone, Oggi è un altro giorno, in onda ogni giorno su Rai 1. La modella sulla sedia a rotelle, come lei stessa si definisce, in pochissimo tempo ha conquistato il popolo del web con la sua forza e la tenacia tanto da catturare l’attenzione anche di Chiara Ferragni.
Benedetta è arrivata in studio vestita con il suo incredibile sorriso e la sua forza stupefacente, bella come il sole e sostenuta in tutto e per tutto da mamma Giovanna, anche lei ospite in trasmissione a Oggi è un latro giorno.
Nel corso della sua vita, Benedetta ha dovuto imparare a fare i conti con chi magari non credeva in lei causa di una malattia che, purtroppo, ha fatto in modo che lei venisse vista come ‘diversa’. La disabilità, e quindi diversità, per lei non è mai stata un limite ma un qualcosa con cui lottare e per la quale lottare al fine di vedere realizzare tutti i suoi sogni, anche nel campo della moda.
“Nella vita ci vuole ironia”
Sono stante le cose che nella sua vita Benedetta pensava di non poter fare, ma nel corso della sua carriera nel mondo della moda ha sempre avuto l’obiettivo di far capire come l’eleganza, e il diritto alla bellezza sia comunque un diritto di tutti. Non a caso, Benedetta ha fatto la sua passerella al Festival del Cinema di Cannes e ha anche sfilato in passerella all’Alta Roma.
Nel frattempo, Benedetta è diventata anche un’influencer sul web dove si diverte a giocare con sé stessa attraverso la pubblicazione di foto e video:
“Nella vita ci vuole un pizzico di ironica, ma parlo di ironia con intelligenza e rispetto. Credo che attraverso l’ironia si possa comunque trasmettere un messaggio forte parlando appunto della disabilità e del valore della diversità. I miei follower attraverso l’ironia, appunto, riescono a percepire meglio questa mia sofferenza, perché dietro la disabilità c’è anche sofferenza”.
Benedetta a Oggi è un altro giorno
Benedetta è nata con la sindrome agenesia del sacro, un qualcosa che le impedisce di stare in piedi e camminare, una malattia rara che colpisce uno su 60.000 nati, ma questo non le ha mai impedito di essere sé stessa e raggiungendo tutti i suoi sogni e continuando a lottare per un modo che deve essere più inclusivo, un qualcosa che dovrebbe caratterizzare anche l’ambito della moda.
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Quanto detto, però, non l’ha resa esente da lotte per far valere sé stessa anche in classe durante gli anni dell’adolescenza:
“Sono stata vittima di bullismo, una professoressa in generale mi disse: ‘Benedetta ti devi rassegnare, devi capire che se facessimo una festa al decimo piano tu non potrai mai partecipare. Ero piccola all’epoca, non conoscevo bene il diritto, poi mi sono laureata in Giurisprudenza e adesso lo capisco un po’ più affondo. Ho capito che non dovevo essere io ad adeguarmi alle barriere architettoniche, ma appunto la società”.
