Si tratta di una trovata di uno dei ristoratori più noti della zona del Salento. Il pre-conto è un foglio che sostituisce la ricevuta fiscale, e che dunque consente di aggirare le tasse.
Il mondo dei ristoratori è stato, almeno in un primo momento, tra quelli più colpiti dalla crisi causata dall’emergenza Covid. Sono stati loro i primi a dover chiudere i propri locali, con inevitabili conseguenze dal punto di vista economico. Alcuni sono stati costretti a chiudere, altri hanno dovuto fare ricorso a un netto taglio del personale. Ma non appena è stato possibile riaprire, ecco che sono venuti fuori alcuni metodi che i ristoratori hanno utilizzato per rientrare dalle perdite in primavera. Questo è anche il caso del pre-conto.
Di questo meccanismo decisamente poco legale, si sono occupati i colleghi de Il Fatto Quotidiano. In particolare è stata raccolta la testimonianza di una cena consumata in un noto locale in Salento, nel tacco dell’Italia. Qui, subito dopo aver consumato il pasto, i commensali hanno chiesto il conto. Tuttavia, anzichè la consueta ricevuta fiscale è arrivato il cosiddetto pre-conto. Si tratta di un foglietto di carta, che elenca tutte le pietanze mangiate e l’importo complessivo da pagare. Ma come detto, non si tratta di una ricevuta a tutti gli effetti.
Senza girarci troppo intorno, i ristoratori servono ai commensali quella che è la comanda che emerge dai registratori di cassa, non appena viene fatta l’ordinazione. In questo modo, senza emettere la regolare ricevuta fiscale o lo scontrino, i ristoratori riescono ad aggirare il fisco per quelle che sono le tasse da pagare sul servizio offerto. Tra le altre cose, stando a quanto rivela il collega che ha portato il caso alla luce, nemmeno il ricorso al Pos ha fatto cambiare idea. Il fatto di non presentare una regolare ricevuta fiscale era il suo unico obiettivo.
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Si tratta, come si può tranquillamente capire, di un imbroglio in piena regola. Un modo per aggirare le tasse dopo che, tra l’altro, il Governo si è dato un gran da fare per aiutare le categorie di lavoratori messe in ginocchio dall’emergenza Covid. E tra questi ci sono anche i ristoratori, che hanno giovato di diversi incentivi. Dai bonus per i dipendenti alla cassa integrazione, passando per una serie di agevolazioni di natura fiscale. Proprio la sezione fiscale che ora i ristoratori provano ad aggirare con la pratica del pre-conto. Una pratica che ci auguriamo che venga presto beccata e spazzata via.
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