Oggi la Campania registra il numero più alto di contagi. A causa dell’aumento dei positivi, il governatore De Luca ha firmato un’ordinanza valida fino al 4 ottobre che prevede l’utilizzo della mascherina anche all’aperto. Un provvedimento simile è stato adottato anche in Calabria, a Genova, Foggia e Formia.
L’Italia registra una costante crescita di contagi e in alcune occasioni si cerca di rafforzare la guardia. Non si tratta di una vera e propria impennata, come sta avvenendo in altri paesi europei, eppure tanto basta per spingere alcuni governatori e sindaci a reintrodurre le prime strette (misure da poco, eppure indicative della preoccupazione crescente). La Campania oggi si conferma la regione con il più alto tasso di contagi, ma la situazione coronavirus nella regione era già attenzionata. Tant’è che risale al 24 settembre l’ordinanza del governatore della regione Campania De Luca che prevede l’utilizzo della mascherina anche all’aperto. L’ordinanza sarebbe valida, al momento, fino al 4 ottobre. Una decisione analoga è stata presa anche in Calabria, a Genova, Foggia e Formia. In Lazio sembrerebbe un’ipotesi al momento solo al vaglio.
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Per quanto riguarda la Campania, la decisione sarebbe scattata a conclusione della riunione dell’Unità di Crisi. Nell’ordinanza si legge: “Fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza della rilevazione quotidiana dei dati epidemiologici della regione, viene disposto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto)”. Stando a quanto affermato dal governatore De Luca: “Occorre ripristinare immediatamente comportamenti responsabili, a maggior ragione con l’apertura delle scuole. Se vogliamo evitare chiusure generalizzate è necessario il massimo rigore“. Per quanto riguarda la Calabria, invece, il provvedimento sarebbe arrivato il giorno dopo, in data 25 settembre, firmato dalla presidente della regione Jole Santelli e valido fino al 7 ottobre. Restano esclusi i bambini al di sotto di 6 anni e le persone con disabilità incompatibile con l’utilizzo della mascherina. Stesso scenario anche a Genova, dove l’indice di contagi fa preoccupare il sindaco Marco Bucci: la città registrerebbe tre casi positivi ogni 10mila abitanti, un indice ben 10 volte superiore rispetto alla media registrata durante l’estate. L’obbligo però viene applicato al centro storico di Genova, ed è attivo dal 25 settembre: in caso di inadempienza o errato utilizzo della mascherina (ad esempio in presenza di mascherina abbassata) la persona in questione sarà sottoposta a una multa che parte dai 400 euro.