In queste ore si apprende che a Tridico, il presidente dell’Inps, è stato raddoppiato lo stipendio, con effetto retroattivo, passando da 62mila a 150mila euro annui con un decreto firmato ad agosto dalla ministra Catalfo e dal collega Gualtieri. Possibile che succeda una cosa del genere in una situazione così grave per l’Italia? Possibile che gli italiani non percepiscano ancora la cassa integrazione e al Presidente dell’ Inps si aumenti lo stipendio?
Lo stipendio di Tridico ha ricevuto un sostanziale ‘ritocchino’, con effetto retroattivo, il tutto con un regolare decreto intermininisteriale. Partiamo dalla cifra. Si passa da una cifra di 62mila a 150mila euro annui. Definiamo cosa vuol dire con effetto ‘retroattivo’: che agisce, che ha effetto anche sul passato. In parole povere: riceverà anche gli arretrati. Ora, la domanda è scontata: possibile che ci siano aumenti dove gli italiani vedono solo tagli? Possibile che le attività commerciali chiudano la saracinesca e lo stipendio di Tridico venga addirittura raddoppiato?
L’Italia sta vivendo, come il resto del Mondo, una situazione senza precedenti, una crisi economico-sanitaria devastante con effetti esponenziali e visibili ancora per chissà quanto tempo. Italiani che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che vivono con bonus e sussidi, italiani che dopo essere stati licenziati ancora sperano di ricevere la cassa integrazione e sotto i loro occhi viene incrementato uno stipendio già di per sé proficuo.
Ci siamo distinti, sul panorama europeo e non solo, per il modo in cui abbia reagito e lottato di fronte a un virus, il Covid-19, che non ha mietuto vittime solo sul piano demografico ma che continua ad uccidere attività, sacrifici ed un’economia già molto precaria ma ovviamente nulla è valso dato che è bastato un semplice decreto interministeriale a farci ritornare il Bel Paese, del fai una legge e trova l’inganno e del Bunga Bunga. Un’altra domanda che forse è la prima fra tutte è: ricevuta questa iniezione di 88mila euro allo stipendio annuo, il Presidente dell’Inps non ha pensato di rifiutare? Si sarà reso conto della condizione in cui versava e versa tutt’ora l’Italia e di come questo ‘cambiamento’ avrebbe solo scatenato ire e polemiche. Poi si sa, la mano sulla coscienza non è qualcosa che si può dar per scontata, perché non tutti la coscienza ce l’hanno.
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Abbiamo assistito alla solidarietà di una comunità intera, dove chi aveva donava a chi purtroppo non aveva e prendeva, sentendosi anche senza dignità. Ma gli italiani una dignità la possiedono eccome e Tridico dovrebbe solo fare un mea culpa per il poco rispetto che ha dimostrato a chi tutti i giorni lotta per poter arrivare alla fine del mese, a chi ha perso il lavoro, a chi dopo anni di sacrifici li ha visti sfumare via e ai giovani che dovranno ancora fare i conti con un futuro ancora incerto. Ma d’altronde si ‘andrà tutto bene’, ma forse a qualcuno andrà sempre meglio alla spalle di chi pur di pagare le tasse non compra il pane.
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