Regina Elisabetta, il mistero del bambino nascosto nel castello: “Tutti sapevano”

La famiglia reale britannica è da sempre al centro dell’attenzione dei media internazionali. Numerosi i rumors e gli aneddoti trapelati nel corso degli anni, come ad esempio il mistero del bambino nascosto nel castello.

Il mistero del bambino nel castello

Il castello di Sandringham è una delle residenze reali preferite dalla regina Elisabetta e anche la dimora permanente del marito, ovvero il principe Filippo. Posto davvero incantevole, come ogni residenza reale, attorno al palazzo girano da tempo voci in merito alla presenza di un bambino “segreto” che proprio in questo posto avrebbe vissuto gli ultimi anni della sua vita. Un bambino di cui nessuno sa nulla e la cui vita è avvolta, appunto, nel mistero. Eppure, in base ad alcune indiscrezioni, sembra che i membri della Royal Family abbiano sempre saputo della sua esistenza.

A differenza di quanto si possa pensare, la vicenda del bambino nascosto nel castello di Sandringham non è legata a strane credenze popolari, bensì ad una storia che a quanto pare la regina Elisabetta conosce bene, pur non avendone mai esplicitamente parlato. Ma di chi si tratta?

La storia del principe Giovanni

Ebbene, il bimbo in questione sarebbe il principe Giovanni,  figlio più piccolo di re Giorgio V, nonno della regina Elisabetta. Il bambino ha vissuto a Wood Farm, nella tenuta di Sandringham, dal 1917 fino alla sua morte avvenuta nel 1919, quando aveva solo 13 anni.  Il principe Giovanni soffriva di epilessia e, fin da quando era molto piccolo, a prendersi cura di lui era la tata Charlotte Bill. Inizialmente ha vissuto una vita normale, apparendo spesso in pubblico assieme ai suoi fratelli e ai sovrani dell’epoca. Crescendo, però, le sue condizioni di salute sono peggiorate e per questo motivo all’età di 11 anni decisero di nasconderlo assieme alla tata nel castello di Sandringham.

All’età di 13 anni il principe morì a causa di un  grave crisi epilettica e al suo funerale fu autorizzato a partecipare solamente il personale domestico. Con il trascorrere del tempo, la vita del bambino è stata avvolta dal mistero ed è diventato il principe dimenticato.

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Come riportato dall’Express.Uk, la British Epileptic Association, a proposito di tale vicenda, ha ricordato: “Non c’era niente di insolito in ciò che fu fatto dal re e dalla regina. A quel tempo, le persone con epilessia venivano messe da parte dal resto della comunità. Sono stati spesso messi in colonie epilettiche o istituti psichiatrici. Si pensava che fosse una forma di malattia mentale”.