Patrizia De Blanck e Alberto Sordi: “A letto a furia di ridere siamo…”

Attualmente concorrente della quinta edizione del Grande Fratello Vip, Patrizia De Blanck ha rivelato qualche tempo fa di aver avuto una storia d’amore con Alberto Sordi.

Patrizia De Blanck e Alberto Sordi

Tra le protagoniste indiscusse della quinta edizione del Grande Fratello Vip, Patrizia De Blanck continua ad essere al centro dell’attenzione per via delle sue battute all’interno della casa più spiata d’Italia. Non tutti sanno però che in passato la contessa ha avuto una relazione con Alberto Sordi. A confessarlo la stessa De Blanck che, qualche tempo fa, in occasione di alcune interviste ha svelato alcuni aneddoti in merito alla sua relazione con il noto attore romano.

“Era incuriosito dai nobili, dal nostro modo di vivere e di pensare. Mi raccontò che il suo sogno era quello di avere una storia con la regina Elisabetta… Alternava momenti in cui era estremamente divertente a momenti in cui amava restare solo. Una solitudine relativa: era sempre occupato col lavoro, il suo vero grande amore”, ha raccontato qualche tempo fa Patrizia De Blanck in un’intervista rilasciata a Oggi.

Le risate con l’attore

Sempre nel corso della stessa intervista Patrizia De Blanck ha raccontato: “Mi accompagnò in camera e in corridoio mi saltò quasi addosso. Non mi aspettavo un approccio così irruento. Aveva un modo di baciare molto passionale“.

Per poi aggiungere: “A letto aveva poca fantasia, era molto tradizionalista, non amava sperimentare. Una sera ordinai lo champagne sperando che le bollicine potessero aiutarlo nella fantasia. Poi gli dissi che doveva togliersi il vizio di portare i pantaloni ad altezza ombelicale come faceva sempre lui. Lo trovavo antierotico”.

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Eppure, ha raccontato Patrizia De Blanck: “Con Sordi ho fatto le più pazze risate. Il ses*o era una cosa divertente e presto uscirà il libro di suo nipote in cui racconto tutti i particolari”. Per poi aggiungere: “A furia di ridere siamo caduti dal letto. Non per la passione ma per le risate perché lui raccontava le cose e io ridevo, era più la risata che la tromb*ta”.