Le mosse di Zaia dopo il plebiscito ottenuto alle elezioni

Assessori, manager, direttori delle aziende sanitarie: il governatore del Veneto Zaia chiamato ad un rinnovamento della squadra che ha ottenuto un risultato spaventoso alle regionali. C’è chi lo vede leader nazionale, magari contrapposto all’omologo di sinistra, De Luca

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – meteoweek.com

Il tempo delle esultanze e dei brindisi è già finito per il governatore del Veneto Luca Zaia. Il lavoro incombe, nel tentativo di programmare in maniera certosina punti cardine del programma quinquennale. Il 31 dicembre finisce il mandato dei tredici direttori generali di Ulss, Aziende ospedaliere e Iov. Il tempo passa per tutti, anche per la squadra di Luca Zaia, che qui deve risolvere le prime spine organizzative. È già andato in pensione Ezio Zanon, il capo dell’Avvocatura regionale, l’esperto che conosceva a memoria casi, istruttorie, sentenze.

“Dobbiamo lavorare – ha spiegato il confermatissimo governatore – con la massima energia perché la Regione Veneto diventi un modello anche per la ripartenza dell’economia. Serviranno le migliori competenze, a partire dall’ambito sociale ed economico“. Zaia non vuol deludere il suo (trasversale) elettorato, che ha compreso nel suo 75 per cento e rotti anche ex grillini. “Non mi aspettavo un risultato di tale portata, avverto un grosso senso di responsabilità che cercherò di riversare nel lavoro quotidiano”.

Renzi lo sponsorizza: “Pronto per fare il leader del centro destra nazionale”

Matteo Renzi promuove Zaia come leader. Tornato a parlare a Tpi con un’intervista video condotta dal direttore Giulio Gambino, l’ex premier non nasconde il suo apprezzamento per il governatore del Veneto. Un colloquio di trenta minuti all’indomani del voto sulle Regionali 2020 e sul referendum per il taglio dei parlamentari. Non poteva passare inosservato il plebiscito per l’uscente Zaia, la cui vittoria è stata tra le più schiaccianti della storia democratica occidentale.

matteo renzi nuovo

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“Zaia ha dimostrato doti di leadership, e non da ora – dichiara Renzi a Tpi – come amministratore-governatore sa prendere i voti e li ha sempre presi. Non è un caso se vieni rivotato con questa forza. Deve decidere, però, cosa fare da grande. Il suo 76% va sicuramente oltre la Lega e abbraccia un quadro che ha coinvolto tutti o quasi i cittadini del Veneto. Zaia ha le carte in regola per fare il leader di una destra più moderata. Se fossi lui, me la giocherei. Per tanti mondi è più rassicurante, come per l’Europa. Non gli credo quando dice che non ha ambizioni nazionali, ma è giusto che lo dica”.

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