Regionali 2020: lo scontro nel centro destra tra Salvini, Meloni e Zaia

I risultati non erano quelli sperati, ma Matteo Salvini, leader leghista, si difende: “vorrei sempre perdere prendendo il 60%…”. Per Luca Zaia vittoria da record: è il governatore più votato nella storia repubblicana. “Ma io non ho ambizioni nazionali”, commenta.

regionali 2020, non sono arrivati i risultati attesi da salvini
matteo salvini. meteoweek.com

Si sono chiuse alle ore 15 del 21 settembre le votazioni per le Elezioni Regionali 2020 dei nuovi governatori di Toscana, Marche, Campania, Puglia, Veneto, Liguria e Valle d’Aosta. E si sono concluse in parità, con un 3 a 3: oggi quindi il centrodestra, in totale, conduce 15 regioni rispetto alle 5 del centrosinistra; un’evoluzione in cui l’Italia ha cambiato completamente colore politico rispetto al 2014, quando lo strapotere dei governi “rossi” era di 16 a 4. All’interno della coalizione di centrodestra sono iniziate subito le discussioni rispetto ad un risultato che Matteo Salvini, aveva immaginato molto più schiacciante: “vinceremo 7-0”, aveva detto; tenendo a precisare che nonostante abbia decisamente sbagliato pronostico, nel centrodestra lui non abbia “competitor”.

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“Padaniaaaa…”

Nonostante i risultati elettorali abbiano disatteso i numeri da capogiro preannunciati dal leader della Lega, Salvini cerca di mettere il risultato in bella vista, puntando sulla solidità del suo partito: “la Lega non è una presenza sporadica, stravinciamo in Veneto, eleggiamo un nuovo senatore in Sardegna ed in Calabria andiamo al ballottaggio per il sindaco di Reggio”. Salvini parla del radicamento, dei consiglieri regionali che prima non c’erano in Puglia e in Campania e del raddoppio del consenso nelle Marche. A Giorgia Meloni che, raggiante in un post commenta il successo di Fratelli d’Italia come l’unico partito che cresce in tutte le regioni da Nord a Sud, Salvini risponde secco: “le leadership le decidono i cittadini, è la Lega il primo partito del centrodestra”.

scontro nel centro destra per la leadership. Zaia stravince in Veneto
Meloni, Salvini, Zaia. meteoweek.com

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La questione meridionale e la vittoria senza precedenti del “doge” Zaia

La scelta del candidato in Puglia rimane un’annosa questione per il leader leghista Salvini che disapprova Raffaele Fitto il quale ha con sé tutto il centrodestra. “Nel Mezzogiorno dobbiamo porci delle domande e portare ad un rinnovamento della classe dirigente, a un linguaggio nuovo e magari anche a persone nuove”, queste le parole del vice di Salvini, Lorenzo Fontana, che il leader della Lega fa sue. Nel frattempo in Puglia non è stato raggiunto neppure l’obiettivo del 10%, mentre in Campania, la regione per la Lega più complicata, i voti hanno superato di poco il 5%. In Val d’Aosta la Lega si è confermata primo partito della Regione, per non parlare dell’ottimo risultato di Luca Zaia senza precedenti nella storia italiana, che rilancerà inevitabilmente il tema della leadership all’interno della Lega.

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