È difficile resistere alla tentazione di assaporare del buon cioccolato. Si tende ad evitare per seguire una corretta alimentazione, ma a un certo punto diventa irresistibile. Questo cambiamento di gusto ha una spiegazione scientifica. Ecco i dettagli sull’argomento.
Comincia a piacerti il cioccolato fondente?
Secondo una ricerca condotta nell’università di Philadelphia, con l’avanzare dell’età cambiano anche le preferenze alimentari. Ci sarebbero due prodotti in particolare che iniziano a piacere solo in età senile. Si tratta del cioccolato fondente e del caffè amaro che assumono un nuovo sapore nel corso del tempo. Sono decisamente più salutari senza la presenza dello zucchero, ma il discorso non ha niente a che vedere con il peso forma. In seguito a minuziosi studi dell’università, è stato confermato che il cambiamento avviene già nel periodo dell’adolescenza. Durante l’infanzia nessuno sa resistere a un barattolo di Nutella o a dolci di ogni tipo. Non a caso è sempre un giorno di festa quando le mamme sfornano delle torte. Questo accade perché il corpo ha bisogno di zuccheri nella fase della crescita e dello sviluppo. Quando si diventa adulti, invece, si avverte molto di più la presenza del sale nel cibo e si mette da parte lo zucchero. La spiegazione semplice: è una questione ormonale. Sia estrogeni che androgeni sono collegati al senso del gusto, rallentano l’invecchiamento delle papille gustative e modificano i gusti alimentari. Il cioccolato fondente fa bene al sistema cardiovascolare e all’umore. Sembra che sia persino in grado di allungare la vita. Il migliore per la salute è quello che contiene almeno il 70% di cacao. Infine si tratta di un antidepressivo naturale.
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Quanto cioccolato si può mangiare?
Comincia a piacerti il cioccolato fondente? Vuol dire che i tuoi gusti stanno cambiando con l’avanzare dell’età. Il consumo moderato, secondo lo studio dell’Osservatorio OGP è quello di 60 grammi in una settimana. Un consumo di questo tipo è associato, sempre secondo gli studi, ad una diminuzione del rischio di soffrire di ipertensione e di disturbi cardiovascolari.