La mamma e alcuni cuccioli di cinghiali sono stati avvistati nei pressi di una scuola in cui era previsto il voto. Nel complesso a Roma sono state rispettate le norme, anche a causa di una scarsa presenza alle urne.
La prima tornata elettorale del 2020, arrivata nettamente fuori stagione, ha coinvolto meno persone rispetto al previsto. Anche perchè, se in sette regioni italiane si vota per il nuovo governatore, a chiamare alle urne gli elettori ci ha pensato un referendum molto discusso. Anche se, a dire la verità, più che la scelta sul taglio del numero dei parlamentari continua a tenere banco il timore di una nuova ondata di contagi da Covid-19. Ecco allora che i dati relativi all’affluenza alle urne è stata molto bassa in giro per l’Italia, anche nelle zone coinvolte dalle Regionali.
Tuttavia, a Roma si sono registrati alcuni momenti particolari. Soprattutto in una scuola, quella di via Giuseppe Taverna, dove a presentarsi nei pressi del seggio non ci sono stati solo esseri umani aventi diritto al voto. C’è infatti chi ha immortalato l’arrivo, nei pressi dell’edificio scolastico, di una famiglia di cinghiali. In particolare la madre stava guidando i propri figli per le strade della Capitale, fino a far capolino davanti alla scuola. E la scena ha fatto subito il giro del web, visto che c’è stato chi ha avuto il tempismo di immortalare il tutto.
In particolare Giorgio Carra, consigliare del Comune di Roma per il Partito Democratico, ha fatto un video ai cinghiali nei pressi del seggio. Il video è stato postato subito sui social e ha sottolineato questa strana presenza, che a dire il vero non è inedita in giro per Roma. Quello dei cinghiali che girano indisturbati in alcune strade della Capitale, infatti, è un problema che ci si porta dietro da tempo. Fa ovviamente sorridere il fatto che siano stati immortalati proprio vicino a una scuola, in cui sta arrivando una manciata di voti per il referendum in corso.
Nel complesso, però, a Roma il problema di questa tornata elettorale non è legata solo ai cinghiali. Si è registrato, infatti, un grande numero di scrutatori e presidenti di seggio che non si sono presentati sul “luogo di lavoro”. Ben 160 sono i soggetti che hanno marcato visita, ovvero 50 presidenti di seggio e 110 scrutatori semplici. Per tappare questo buco è stato necessario chiamare a raccolta alcuni dipendenti della Protezione Civile di base nella Capitale. E a questo si aggiunge anche uno sciopero degli operatori del Contact Center di Roma Capitale, che ha portato al tilt del numero verde.
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Sembra dunque quasi un paradosso dire che per fortuna l’affluenza alle urne in città è stata bassa. Alle ore 19 di ieri, infatti, appena il 25,14% dei romani aventi diritto ha espresso la propria preferenza. Ricordiamo che è possibile recarsi ai seggi entro le ore 15 di oggi. La scarsa presenza di elettori alle urne ha consentito anche di gestire nel migliore dei modi la situazione sanitaria, con le norme che sono state fatte rispettare senza troppe storie. Tranne nel caso dei cinghiali, che continuano ad aggirarsi per Roma. Ovviamente, senza mascherina…