Il gesto scatenante la violenza è stato un bacio tra i due giovani 20enni. Calci, pugni e spaccata la testa all’amico che è intervenuto.
Può un bacio scatenare una violenza inaudita? Ebbene si. Si comincia con insulti volgari e sessisti, poi si butta a terra il soggetto e lo si riempie di calci e pugni, ed infine chi tenta di difendere il malcapitato di turno, finisce peggio della vittima stessa, se non addirittura ammazzato, come è successo al povero Willy Monteiro a Colleferro. Ma qui siamo a Padova, e lo scenario è tutt’altro rispetto a quello della provincia di Roma, anche se la violenza e l’ignoranza rimangono il comune denominatore di chi si macchia di certi crimini.
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L’attacco omofobo
Una giovane coppia gay viene aggredita la notte scorsa in centro a Padova e la violenza è durata fino all’arrivo dei carabinieri. I fidanzati si chiamano Mattias Zouta di anni 26, pizzaiolo e Marlon Landolfo, di 21 anni, studente universitario che denunciano anche su facebook l’accaduto: i due stavano passeggiando nel centro città, vicino a Piazza delle Erbe, ed un loro bacio è bastato per innescare la miccia della violenza. Dapprima sono partite frasi di scherno ed insulti, fino ad arrivare alla violenza fisica; la coppia ed i loro amici sono stati buttati a terra, presi a calci e pugni e ad un amico che si era messo in mezzo per difenderli è stato spaccato un bicchiere in testa, con il risultato di cinque punti di sutura. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e i carabinieri, presso cui è stata sporta denuncia.
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La decisione di denunciare
“Le frasi violente e piene d’odio che sono state gridate dagli assalitori, avevano un chiaro messaggio omofobo nei nostri confronti e sono sinonimo di ignoranza e odio verso il diverso”, queste le parole che i due giovani hanno voluto condividere su facebook in merito alla loro aggressione. Anche il sindaco di Padova, Sergio Giordani, in relazione all’accaduto, esprime solidarietà ai ragazzi vittime di omofobia e nella speranza che gli aggressori vengano individuati al più presto, il sindaco ricorda che Padova è una città libera che non tollera prevaricazioni.