Morte di Maria Paola Gaglione, il giallo delle impronte sul motorino

Nel corso della trasmissione “Quarto Grado” gli ultimi sviluppi sulla morte di Maria Paola Gaglione: il fratello avrebbe preso a calci lo scooter di Ciro. E’ giallo sulle impronte

lettera di michele gaglione
la lettera di Michele Gaglione – meteoweek.com

Ci sarebbero alcune impronte sulla fiancata del motorino di Ciro Migliore, il fidanzato trans di Maria Paola Gaglione, morta battendo la testa dopo essere caduta dallo scooter. Quest’ultimo sarebbe stato probabilmente speronato dal fratello Michele. A “Quarto Grado” vengono esposti gli ultimi dettagli della tragedia di Caivano. Ciro, sopravvissuto all’incidente, ha raccontato agli inquirenti che lo scooter su cui viaggiava con la vittima è stato colpito più volte sul lato sinistro dai calci di Michele: sembra che siano state trovate le impronte anche se gli avvocati di Michele negano la loro esistenza.

Il fratello di Maria Paola ha negato di aver tentato di far cadere il motorino, anche se le riprese di una telecamera di sicurezza mostrano i fari dei due scooter affiancati pochi minuti prima dell’incidente. “Ricordo di aver ricevuto un ultimo violento calcio sul lato sinistro del motorino” ha dichiarato Ciro agli inquirenti.

maria paola gaglione - meteoweek.com

Le parole del fratello: “Ho perso un pezzo del mio cuore”

“Ho perso un pezzo del mio cuore: la mia sorellina. Tu lo sai che per me era come una figlia, dato che papà non è stato sempre presente”. Michele Gaglione, parla dal carcere e scrive una lettera al fratello Giovanni. “Quello che è successo quella sera non era minimamente nelle mie intenzioni – scrive Michele nella lettera riportata da “Pomeriggio Cinque” -volevo soltanto fermarli per portare mia sorella a casa, nella casa dove è cresciuta insieme a noi della famiglia”.

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Michele è in carcere accusato di omicidio per aver provocato l’incidente in scooter nel quale è morta la sorella Maria Paola, di 18 anni. L’accusa, nello specifico, è di omicidio preterintenzionale. “Questa cosa non me la potrò mai perdonare – continua il 30enne che spiega di non avere nulla contro le persone omosessuali – il mio era un no per una persona che frequenta ambienti e persone poco affidabili“. Michele si riferisce a Ciro Migliore, il ragazzo trans con cui Maria Paola aveva una relazione che non è mai stata accettata dalla famiglia. Spero – ha concluso – che tutto questo finisca molto presto”.

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