Lo scrittore è morto in Alabama, aveva 77 anni. Dal suo romanzo la trasposizione cinematografica con Tom Hanks, diretta da Robert Zemeckis che aveva fatto vincere ad entrambi l’Oscar
È stato confermato alla Cnn dalla sindaca del paese di Fairhope, in Alabama, Karin Winson: Winston Groom, lo scrittore americano del romanzo “Forrest Gump” è venuto a mancare. «La notizia ci ha reso molto tristi, Winston qui era un’icona”, ha dichiarato la donna. Winston Groom, dopo essersi laureato, nel 1965, si era arruolato e nell’esercito e vi era rimasto per quattro anni. Prestò servizio anche in Vietnam. Al suo rientro in patria, trovò lavoro come reporter presso il Washington Star, per poi dedicarsi ai romanzi. Il libro che lo ha reso celebre è “Forrest Gump”. La storia di un uomo che guarda il mondo con occhi differenti, un eroe sui generis, con un’intelligenza tutta particolare, un’ingenuità fanciullesca che lo rende migliore di ogni altro essere. Forrest, con la sua velocità che ovunque doveva andare, ci andava correndo.
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“Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta li pensai di correre fino la fine della città, pensai di correre attraverso la contea di greenbow, poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’ Alabama, e cosi feci. Corsi fino all’ oceano e, una volta lì mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre, quando arrivai a un altro oceano, mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girare di nuovo e continuare a correre; quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare …, insomma, la facevo!”
Naturalmente gran parte del merito del successo del personaggio, va all’interpretazione straordinaria di Tom Hanks. Il film è stato infatti vincitore di sei premi Oscar, tra cui miglior attore protagonista a Tom Hanks e miglior regista a Zemeckis. Proprio dopo l’uscita del film, nel 1995, Groom pubblicò un sequel dal titolo «Gump and Co». Negli Stati Uniti era noto anche per i suoi libri di non fiction, in particolare sulla Guerra civile americana; il volume «Conversations with the Enemy», che ricostruiva l’esperienza di un soldato durante il conflitto in Vietnam, nel 1984 era stato finalista al Premio Pulitzer.
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