Nella notte è scoppiato l’incendio che ha coinvolto una parte del porto di Ancona. Sono ancora in corso gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine. La città marchigiana è invasa dall’odore acre.
La città di Ancona si è svegliata questa mattina con un forte odore di bruciato e con ancora qualche fiammella da spegnere. Una circostanza nata da un grande incendio, che si è propagato all’interno del porto della città marchigiana. Il rogo ha avuto luogo questa notte e ha coinvolto diversi chilometri quadrati della struttura marittima del capoluogo delle Marche. Non si conoscono ancora le cause di questo incendio, che ha riguardato una gran bella fetta del porto. Nel frattempo, dunque, le forze dell’ordine hanno fatto partire tutti gli accertamenti del caso per stabilire cause ed eventuali autori.
Le fiamme, che si sono propagate nel corso della notte, sono scoppiate da un capannone. A denunciare lo scoppio dell’incendio sono state alcune persone che vivono nei dintorni del porto di Ancona. E così si è rivelato necessario l’intervento di diverse squadre di vigili del fuoco, arrivate non solo dal capoluogo. Anche alcune squadre provenienti da Macerata e da Pesaro hanno dovuto far partire le loro autobotti e le autoscale per spegnere il rogo. A svegliare la cittadinanza sono stati i forti boati che sono partiti dal porto, nel cuore della notte.
Per fortuna non si sono registrate vittime, nè al tempo stesso ci sono feriti. Segno del fatto che l’incendio, avvenuto in piena notte, si è propagato in una zona del porto di Ancona in cui non transitava ancora nessuno. Il rogo, infatti, si è sviluppato nell’area inizialmente destinata alla Tubimar, e in quel momento la zona era deserta. In ogni caso, il rumore delle esplosioni e una densa colonna di fumo che ha reso l’aria irrespirabile, hanno reso invivibile la notte per alcuni anconetani. Per fortuna, al di là dei danni alla struttura, non c’è stata la tanto temuta tragedia.
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Oltre ai vigili del fuoco, sono intervenute sul posto anche le forze dell’ordine. Le fiamme avrebbero distrutto anche alcuni camion, oltre alle strutture dei capannoni coinvolti dal rogo. In essi potrebbero esserci stati solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici, che avrebbero potuto agevolare l’incendio. Anche perchè in zona ci sono alcune fabbriche che rischiano il coinvolgimento nel rogo: una produce azoto liquido, le altre sono una centrale elettrica e un impianto di metano. Si sono concluse nelle prime ore del mattino le operazioni di spegnimento.
Nel frattempo il Comune di Ancona ha indetto la chiusura di tutte le scuole, le università, i parchi e gli impianti sportivi all’aperto.
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