Morgan si è detto pronto a lasciare l’Italia: dopo lo scandalo scatenato al Festival di Sanremo 2020 e lo sfratto dalla casa di Monza, il cantautore ha accusato il Paese di non riuscire a valorizzarlo in quanto artista.
Morgan è uno dei personaggi dalla personalità controversa: artista, compositore, volto tv, Marco Castoldi è sempre stato in grado di adattarsi – seppur con fatica, almeno in alcuni casi – ai ruoli che gli venivano proposti per il piccolo schermo. Appassionato e grande conoscitore della musica in tutte le sue sfaccettature, Morgan ha ammesso di non sentirsi apprezzato in Italia e di essere, per questo motivo, intenzionato a varcare i confini nazionali.
Intervistato da Libero, Morgan si è raccontato a tutto tondo: dalla sua passione per l’arte passando per il Festival di Sanremo, il lockdown, fino allo sfratto dalla casa in cui viveva a Monza. Al telefono con il giornalista Giovanni Terzi, Castoldi ha espresso il suo pensiero sulla considerazione dell’arte in Italia sostenendo come il Paese, negli ultimi decenni, si sia completamente “addormentato”.
Morgan dopo il lockdown: “Artisti in ginocchio”
“[…] Il discorso è che noi stiamo sempre di più in un torpore che ormai mi sta deprimendo. Siamo diventati soldatini obbedienti interessati solo ai soldi quando non capiamo che è proprio nell’arte che c’è la vera ricchezza – ha sostenuto Morgan – . Nella quarantena, che è stato il grande magna magna dei signori dei social e dei network, gli artisti sono stati messi in ginocchio, e solo il Papa una volta nella Messa ha detto due parole sugli artisti, per il resto calma piatta”.
Morgan, quindi, punta il dito proprio contro l’Italia accusandola di essere una nazione incapace di riconoscere e difendere l’arte.
Il riferimento, in questo caso, è anche alla sua casa di Monza, dalla quale è stato sfrattato in seguito ad una serie di mancati pagamenti.
“Ma lo sa che la vicenda della distruzione per mano dello Stato della mia casa, che più che una casa era una centrale nucleare di produzione artistica, all’estero fa inorridire e neanche ci credono che sia potuto succedere una cosa simile? – ha spiegato il cantautore – . Sa perché? Perché all’estero hanno anche loro i magistrati, mica vivono nell’anarchia i tedeschi o gli inglesi, anzi, solo che non si permetterebbero mai di mettere le grinfie sulla sacralità di un luogo di arte. Questa è civiltà! Quel tribunale che così con leggerezza ha detto applico solo le leggi ha fatto un’azione incivile”.
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Morgan dopo Sanremo: “Non hanno capito il mio gesto”
Per le situazioni venutesi a creare e per le difficoltà incontrate, dunque, Morgan si è detto pronto a lasciare l’Italia.
“(Cosa penso di fare?, ndr) Di andarmene fuori dalle scatole per sempre – ha annunciato – . In Italia l’arte non è compresa a nessun livello; qui o ti adegui al torpore o devi scappare”.
Dal suo punto di vista, infatti, anche il gesto compiuto durante il Festival non è stato capito a fondo. “A Sanremo non hanno capito nulla del mio gesto […] Si sono solo scandalizzati, e questo è buono perché è giusto che un gesto poetico stupisca ma non sanno il perché – ha sentenziato – […]Con un’azione di quella potenza che abbraccia tutte le età, tutte le fasce culturali e tutte le fasce economiche e le prende tutte in quaranta secondi di performance all’una di notte, in America io sarei già candidato alle presidenziali”.