Albano Carrisi - meteoweek
Albano Carrisi si scaglia contro il Covid-19 che l’ha bloccato a casa senza poter uscire in questi lungi mesi. Quali sono state le parole del cantante?
Il cantante di Cellino San Marco ha affrontato il lungo periodo della quarantena chiuso in casa dimostrando di rispettare le regole insieme a tutta la sua famiglia. Qualcosa però, sembra turbare Albano Carrisi che si mostra molto stanco di non poteri uscire ma soprattutto di non potersi muovere come è abituato a fare. Proprio per questo, il settimanale GrandHotel ha voluto riprendere alcune sue dichiarazioni sottolineando quanto Albano Carrisi si sia scagliato contro il Covid-19. Quali sono state le lunghe parole del cantante?
Il cantante durante il lockdown ha curato la sua vita trascorrendo i lunghi mesi all’interno della sua tenuta a Cellino San Marco e raccontando quanto la quarantena lo abbia nuovamente unito a Loredana Lecciso e ai due suoi figli Jasmine e Bido. Nonostante le tantissime gioie che ha potuto ritrovare all’interno della sua famiglia, Albano Carrisi ha confessato di sentirsi in gabbia scagliandosi contro il Covid-19 che, lo ha tenuto distante dai tantissimi viaggi che, il cantante è abituato a fare.
Albano Carrisi ha così raccontato: “Mi sento un leone in gabbia, Non riesco a stare fermo. Così mi sono rimesso a fare il contadino. Zappo la terra, strappo le erbacce, pianto l’insalata, i piselli, le verdure di stagione, curo il vigneto. È come se fossi ritornato alle origini, a quanto, poco più di un bambino, lavoravo la terra insieme a mio padre Carmelo”.
Al settimanale Albano Carrisi ha voluto raccontare quanto sia soddisfatto dei frutti che sta raccogliendo in questi giorni e la novità che sta producendo all’interno della sua tenuta. Il cantante infatti, dopo la scomparsa di sua mamma Jolanda, ha deciso di creare un nuovo viso con le uve di Negroamaro: “Sono quelle con cui produco un nuovo vino che ho voluto dedicare a mia madre Jolanda, che mi ha lasciato lo scorso dicembre”.
Albano ha così confessato il suo pensiero nei confronti della mamma: “è l’ultimo prodotto della mia cantina. Un vino speciale, invecchiato diversi anni, che conserva dentro di sé la forza della terra dove sono nato e della donna che per 76 anni ho chiamato mamma. Il vino porta il nome “Mater Landa”. Landa è il diminutivo con cui, in famiglia, mia madre Jolanda era chiamata”.
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