Ritorno tra i banchi, il messaggio d’augurio di Conte agli studenti: “Il rientro a scuola è un’emozione, ma ci saranno difficoltà soprattutto all’inizio. Tutti devono fare la loro parte per rispettare le regole di cautela”.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lasciato un breve videomessaggio (di poco più di 3 minuti) sulla sua pagina Facebook dedicato a tutti i ragazzi che dal 14 settembre torneranno sui banchi di scuola. Un saluto, il suo, con il quale inaugura l’avvio dell’anno scolastico e con il quale si rivolge anche ai genitori, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e al personale scolastico tutto.
“Lunedì si torna a scuola. Rivolgo un augurio a studenti, insegnanti, personale scolastico. Sarà un momento di intensa emozione come è stato per me ogni primo giorno di scuola. Un’emozione che vivrò anche io, come capo di un governo che si è impegnato per il ritorno in sicurezza, ma anche come padre di un figlio che ritornerà tra i banchi”, esordisce nel suo messaggio il premier.
Nel videomessaggio, il premier ha ammesso che oltre all’emozione, il rientro a scuola potrebbe essere sinonimo anche di difficoltà e disagi iniziali, data l’eccezionalità della situazione. “Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all’inizio, ma saremo con tutti voi, al vostro fianco e continueremo a esserlo nei prossimi mesi. La scuola sconta carenze strutturali che si trascinano da anni aggravate dall’attuale pandemia”, ha spiegato il premier. Per questo, sottolinea, è fondamentale la collaborazione di tutti: “Voi dovrete fare la vostra parte, dovete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la vostra salute e la salute delle persone che amate e che vi amano”.
La scuola, ha evidenziato Conte rivolgendosi sempre agli studenti, “è il cuore pulsante del Paese. Un luogo di accoglienza. Nella scuola ci sono tutti i progetti per un futuro migliore. Lì imparerete non solo le nozioni che troverete nei libri di testo, ma anche a dialogare, a comunicare, a rafforzare il vostro bagaglio di interessi, a coltivare i sogni che realizzerete da uomini e donne adulti”. Ma l’istruzione “serve anche a rafforzare la coscienza critica, insegna prima di ogni altra cosa il rispetto per la persona e la dignità a prescindere dalle idee e dalle convinzioni che si hanno. La forza vera è quella che combatte ogni forma di sopruso, non quella che si nasconde nell’indifferenza o, peggio, sfocia nella violenza”.
Il premier, poi, si è rivolto anche agli insegnanti, ai dirigenti e a tutto il personale scolastico: “Avete fatto uno sforzo straordinario in questi mesi di lockdown continuando a fare lezione con la didattica a distanza, non era affatto facile eppure avete svolto un grandissimo lavoro e per questo vi siamo grati. Ringrazio anche le famiglie, le mamme, i papà che hanno fatto molti sacrifici. Grazie anche ai dirigenti e tutto il personale della scuola: in questi mesi estivi non vi siete fermati un attimo, avete lavorato tantissimo per essere pronti per la riapertura. Saremo con tutti voi, saremo al vostro fianco e continueremo a esserlo nei prossimi giorni e mesi”.
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