Conor McGregor era in vacanza in Corsica, inizialmente per questioni legate alla beneficenza. La Gendarmerie ha posto il noto campione Mma in regime di custodia per 48 ore.
Il mondo della MMA è scosso – anche se forse neanche tanto – dalla notizia dell’arresto di Conor McGregor. Il famoso campione irlandese, classe 1988, è finito in manette mentre si trovava in Corsica. L’accusa nei confronti del fighter, uno dei principali esponenti della disciplina di arti marziali, è quella di tentata violenza sessuale. McGregor la avrebbe perpetrata mentre era in vacanza, ufficialmente per motivazioni legate a un atto di beneficenza. Ma mentre si trovava sull’isola a metà tra Sardegna e Costa Azzurra, il campione MMA ha dato il peggio di sé.
L’agenzia di stampa francese Afp ha reso nota per prima la notizia dell’arresto di McGregor. E ha fornito anche le motivazioni, svelate dai vertici della Gendarmerie francese. “A seguito di una denuncia presentata il 10 settembre in cui si denunciavano fatti che potevano essere qualificati come tentata violenza sessuale atti osceni, Conor Anthony McGregor è stato interrogato dalla Gendarmerie e adesso si trova sotto il regime di custodia della polizia“. Con questo scarno comunicato, è stato reso noto l’arresto del campione MMA, uno dei più noti anche tra i giovani.
Dopodichè sono passate 48 ore quando McGregor è stato rilasciato in stato di libertà. Finora non sono state fornite ulteriori informazioni sulle accuse nei confronti del lottatore nativo di Dublino. In ogni caso, chi conosce bene il personaggio – al di là della sua appartenenza a questo genere di arti marziali – sa bene che si tratta di un soggetto molto particolare. Già un anno fa, infatti, una donna di Dublino lo denunciò, sempre con l’accusa di stupro. L’episodio sarebbe avvenuto in un albergo della capitale irlandese, le cui norme restrittive sulla privacy non hanno consentito di conoscere l’esito dell’indagine.
Tra le altre cose, considerando il suo enorme patrimonio, c’è chi sostiene che in quel caso Conor McGregor abbia pagato una pesante cauzione per cessare il procedimento nei suoi confronti. E proprio il denaro potrebbe essere al centro anche della fine della più recente detenzione. Il campione della UFC, infatti, è stato rilasciato dalla polizia corsa 48 ore dopo l’arrivo in caserma. Il legale del lottatore, Emmanuelle Ramon, ci ha tenuto a dire che il suo assistito non ha subito conseguenze di alcun tipo, durante la sua breve detenzione.
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Tuttavia, il legale si è voluto scagliare – sempre attraverso l’agenzia Afp – contro chi ha fornito le accuse ai suoi danni. Ramon ha infatti reso nota l’assoluta estraneità ai fatti da parte di McGregor, almeno in base ai racconti che gli sono stati forniti. Inoltre, come ribadisce lo stesso avvocato, “Conor è stato rilasciato prima del termine legale della custodia cautelare e senza alcuna revisione giudiziaria“. Ricordiamo che McGregor avrebbe dovuto partecipare a un viaggio di beneficenza di circa 180 chilometri, che sarebbe partito proprio dalla Corsica.