La scoperta: il Coronavirus in Italia è arrivato da Wuhan

Una ricerca condotta dall’Università dell’Arizona ha portato un risultato diverso dalle speculazioni circolate finora sull’arrivo del Coronavirus in Italia. Il professor Pregliasco: “Studio interessante, tra Milano e Wuhan si spostavano migliaia di persone”.

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Novità sull’arrivo del Coronavirus in Italia – meteoweek.com

Spuntano novità sull’arrivo del Coronavirus in Italia che, se venissero confermate, rappresenterebbero una vera e propria svolta. In realtà, il genoma non sarebbe approdato nel nostro Paese dalla Germania, come si era inizialmente stabilito. Il Covid-19 sarebbe stato portato tra i nostri confini direttamente da Wuhan, ovvero dal luogo in cui tutto ha avuto inizio. Questo rumor arriva direttamente dalla University of Arizona, dove è stato svolto uno studio per provare a capire come il Coronavirus si è veicolato in giro per il mondo.

Si tratta di una ricerca che potrebbe dare una svolta importante a tutti gli studi che si stanno occupando del virus. Tanto che questo importante risultato ha trovato spazio nell’ultimo numero di Science. Stando a quanto si legge sull’esito di questa nuova ricerca, non è stata la Germania a veicolare il Covid-19 tra i nostri confini. “Contrariamente alle speculazioni – svelano i responsabili della ricerca – , il focolaio tedesco non è stato la fonte dell’epidemia nel Nord Italia che si è diffusa ampiamente in tutta Europa e alla fine a New York e nel resto degli Stati Uniti“.

Il genoma di Sars-CoV2 – meteoweek.com

In particolare, questo studio si è occupato di dimostrare delle modalità con cui il Coronavirus è arrivato negli Stati Uniti e in Europa. Si è giunti a questo risultato dopo un grande lavoro di analisi e comparazione delle sequenze di virus circolanti, e dopo aver realizzato modelli matematici ad hoc. Come detto, dunque, l’Italia avrebbe visto arrivare il Covid-19 direttamente dalla fonte primaria, ovvero da Wuhan. Al tempo stesso, il virus sarebbe arrivato negli Stati Uniti anch’esso direttamente dalla Cina. Impensabile, dunque, che ci sarebbe stato un “transfer” dall’Europa all’America.

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In tal senso, ha preso la parola Fabrizio Pregliasco. Il virologo dell’Università degli Studi di Milano ha commentato il risultato dello studio condotto in Arizona. E in un certo senso, ammette che tutto ciò che è emerso è possibile: “Si tratta di un lavoro molto interessante. È vero che i modelli matematici hanno dei limiti, ma l’analisi delle sequenze punta su una prevalenza dell’origine cinese dell’epidemia in Italia: consideriamo che i voli Milano-Wuhan spostavano migliaia di persone. In parte una ‘penetrazione’ della linea tedesca c’è stata – conclude Pregliasco ai microfoni di Adnkronos Salute – , ma molto meno rispetto all’arrivo direttamente dalla Cina“.

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