Caccia all’uomo a Milano. Una giovane donna di 34 anni è stata violentata mentre rientrata a casa
La donna camminava barcollando sui marciapiedi di viale della Liberazione, i poliziotti l’hanno vista, erano le 5.30 del mattino. La zona è quella dei grattacieli di Porta Nuova e piazza Gae Aulenti. Lei non ha chiesto aiuto, con lo sguardo assente e poche parole confuse: «Forse mi hanno stuprata, non mi ricordo niente». Sono serviti diversi giorni e audizioni con inquirenti e psicologi per ricostruire la vicenda avvenuta tra martedì 25 e mercoledì 26 agosto. Il fatto ricorda l’incubo al parco Monte Stella, l’orrore vissuto da una 45enne il 15 luglio scorso, in quell’occasione la donna venne sorpresa alle spalle e violentata da un senegalese di 24 anni, poi catturato dai poliziotti della Mobile.
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Lo choc, le parole che escono a fatica
La donna è sconvolta e fatica a parlare, quando viene trasportata dall’ambulanza del 118 chiamata dagli agenti, sono evidenti le ecchimosi e i lividi compatibili con una violenza. La giovane racconta di aver bevuto in una serata trascorsa nella zona di Corso Como, ma non ricorda altro. Decide così di firmare le dimissioni e di uscire dall’ospedale senza sporgere denuncia.
La ricostruzione degli investigatori
Spesso le vittime di violenza, sconvolte dall’orrore subito, hanno un blocco emotivo e non riescono a parlare di quanto successo. Gli inquirenti iniziano comunque a ricostruire, senza il racconto della ragazza provano a comprendere cosa possa essere accaduto quella notte. Cercano testimoni, tentano di ricreare il percorso di quella notte e di reperire indizi, prima che il tempo li faccia svanire. Dopo alcune ore, la donna torna, e gli psicologi insieme ai poliziotti che si occupano di reati sessuali, la aiutano a raccontare. I ricordi della giovane permangono confusi, annebbiati dallo choc e dall’alcol di quella notte. Riesce a ricordare di essere stata aggredita alle spalle mentre rientrava, nel cuore di piazza Gae Aulenti. Lo stupro si sarebbe consumato nella zona delle scale.
Gli esami medici
Gli esami medici certificano la violenza. Scatta così la caccia all’uomo. A supporto delle indagini ci sarebbero le tracce biologiche repertate dalla scientifica. Seppure nel massimo riserbo, i primi sospetti fanno pensare che possa essersi trattato di uno straniero. È una corsa contro il tempo ora, per cancellare questo nuovo incubi e catturare lo stupratore.