Sulle minorenni violentate a Matera nei giorni scorsi, interviene il gip. “I quattro giovani hanno agito con violenza e intimidazione. Il branco era formato da otto persone”. Ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione del reato
La Polizia ha eseguito quattro arresti nell’ambito dell’indagine sulla violenza sessuale di gruppo subita da due turiste inglesi di 15 anni durante una festa in una villa a Marconia di Pisticci in provincia di Matera. L’episodio è avvenuto la notte tra il 7 e l’8 settembre scorso. L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera.
In considerazione delle modalità con cui si sono svolti i fatti e delle condotte messe in atto, il gip ha precisato. “I quattro giovani hanno agito con violenza e intimidazione”. E ha ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione del reato. Le indagini della Polizia e della Procura sono state molto rapide e sono partite dalla denuncia delle vittime, entrambe in vacanza nella località jonica, una delle quali con parenti a Marconia mentre l’altra è un’amica.
Ma non c’erano solo loro nel giardino della villa in periferia a commettere lo stupro. Il branco era composto da otto persone. Ci sono quindi altri indagati e altre persone da identificare, ancora al vaglio degli inquirenti. I dettagli sono emersi nella conferenza stampa in Questura e sono stati illustrati dal procuratore capo di Matera Pietro Argentino.
Dopo l’accaduto – come ricostruito da Adkronos – in stato di choc le due ragazze hanno chiamato l’ambulanza del 118 e sono state sottoposte alle cure del caso presso l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Da lì, successivamente, e solo dopo gli accertamenti di rito, sono state dimesse. Sono quindi partite le indagini della Polizia, a cura degli agenti del commissariato di Pisticci e dell’unità investigativa della Questura di Matera.
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”Sono ragazze dal carattere forte – ha spiegato l’avvocato Giuseppe Rago, legale delle due ragazze – sono state rincuorate dalle famiglie e sono fiduciose nell’operato della giustizia. Sperano di potersi riprendere presto e di poter dimenticare quanto accaduto, che è stato di una violenza inaudita. Non pensavamo che nel nostro territorio, considerato un’isola felice, potessero avvenire fatti di tale scellerataggine”.
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