La fragile difesa dei fratelli Bianchi per la sera dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, si sarebbero appartati con un amico e tre ragazze delle quali non ricordano i nomi, per fare sesso
È la versione dei fratelli Bianchi, o forse un modo per evitare l’aggravante della premeditazione: stavano facendo sesso nei pressi del cimitero, quando sono stati chiamati per sedare la rissa. In quella drammatica notte, Marco e Gabriele, erano con un amico e tre ragazze sconosciute ma sarebbero appunto stati interrotti dalla chiamata di amici che chiedevano loro di intervenire.
Erano a fare sesso vicino al cimitero
I due fratelli Bianchi, quella sera, sono arrivati al risto-pub di Colleferro sull’Audi Q7 nera, con altri tre amici: Michele Cerquozzi, Omar Shabani e Vittorio Edoardo Tondinelli. I due fratelli sono risaliti subito dopo sul suv e si sono allontani insieme a tre ragazze per dirigersi nella zona del cimitero. Lo ha dichiarato lo stesso Mario Bianchi, lo riportano le carte: “Interrogato per primo, riferiva che allontanatosi dal pub in compagnia del fratello, di un amico e di tre ragazze delle quali non sapeva riferire il nome, mentre stavano consumando un rapporto sessuale vicino al cimitero ricevevano una telefonata da parte di Cerquozzi il quale, a suo dire, impegnato in una violenta discussione a Colleferro, chiedeva loro di intervenire in suo soccorso”.
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I carabinieri in cerca di conferme
Se i carabinieri dovessero recuperare i filmati in cui viene ripresa la scena, questi potrebbero dimostrare la totale mancanza di premeditazione del pestaggio che ha portato poi alla morte di Willy. La famosa telefonata potrebbe avere una doppia interpretazione: Secondo il giudice è stata fatta per chiedere soccorso ai due fratelli picchiatori, secondo la difesa invece, una delle compagne dei fratelli Bianchi li stava cercando.
I testimoni li hanno visti
Sono stati visti da quattro testimoni, scendere dalla macchina e picchiare Willy e il suo amico in modo selvaggio. Gabriele Bianchi sarebbe stato quello che maggiormente si è accanito sul giovane. Sempre secondo le testimonianze, anche Pincarelli risulterebbe coinvolto nella rissa e Francesco Belleggia, l’unico del gruppo a cui sono stati concessi i domiciliari perché ha tradito il famoso patto del silenzio. Alcuni presenti lo avrebbero riconosciuto a causa del braccio ingessato, ma lui ha giurato di non aver mai toccato Willy.