Giallo di Caronia, impronte di Gioele sul parabrezza. Al vaglio una nuova ipotesi

Giallo di Caronia, le impronte di Gioele sul parabrezza. Torna la pista dell’incidente grave in auto. Non c’è sangue, ma sono emerse nuove tracce nell’esame della Scientifica. Il bambino potrebbe essere morto per le ferite riportate nello scontro in galleria

I poliziotti della Scientifica di Catania hanno trovato delle piccole impronte, probabilmente quelle di Gioele, sul parabrezza della Opel Corsa di Viviana Parisi. Ci sono adesso due strisce di carta, ovvero il segno – secondo gli inquirenti – che il bambino è stato scaraventato dal seggiolino sul parabrezza. Quando sarebbe successo? Nel corso dell’incidente in galleria o per un gioco, l’ultimo, fatto dal bimbo? Qui si muovono le indagini e si gioca la partita forse decisiva.

Il sopralluogo effettuato ieri sera non ha fatto emergere tracce di sangue, ma le impronte potrebbero essere comunque l’indizio che è accaduto qualcosa di grave nell’auto, prima della fuga di Viviana nel bosco. Si ipotizza un impatto violento, che avrebbe causato la morte del piccolo, poco dopo. E la madre che ha optato per il suicidio dopo la tragedia.

Ieri sera, gli investigatori della Scientifica, i consulenti della procura di Patti e quelli della famiglia Mondello hanno passato al setaccio la Opel Corsa con il Luminol, alla ricerca di sangue. L’esame è stato fatto in un garage del soccorso stradale di Brolo, dove l’auto era stata trasferita all’inizio di agosto. Non è stato trovato nulla del genere, ma una nuova pista sembra plausibile.

La famiglia nomina un esperto in incidenti stradali

Dopo il Luminol, un’attenzione particolare è stata dedicata al parabrezza. “Era già lesionato per un precedente incidente”, aveva spiegato nei giorni scorsi il papà di Gioele, Daniele Mondello. Anche lui era presente ieri sera a Brolo.

Giocoforza, a partire da lunedì i consulenti esamineranno l’auto e poi anche il camion coinvolto nell’incidente, avvenuto durante un sorpasso. Verifiche verranno fatte anche in autostrada, per valutare l’entità dell’impatto. La famiglia Mondello ha nominato come consulente un esperto in materia di incidenti stradali, Carmelo Costa, che ha subito dichiarato. “È un momento molto delicato degli accertamenti, stiamo ricostruendo con precisione cosa è accaduto in galleria”.

 

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Tra le ipotesi al vaglio, c’è anche quella che riguarda il camionista: a causare l’incidente potrebbe essere stato lui, e non Viviana. Mentre si attende una parola chiara dall’autopsia sui resti del piccolo Gioele. Ad un mese di distanza, non si sa ancora in che modo è morto. Per le ferite causate nello scontro in galleria o per il gesto estremo della madre, schiacciata dai suoi disturbi psichiatrici? Papà Daniele esclude la seconda ipotesi. “Viviana non avrebbe mai fatto del male al nostro bambino”.

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