Criminalità, carabinieri eseguono 20 arresti per delitti contro patrimonio. L’operazione era denominata “Iceberg”
Nell’operazione denominata “Iceberg” compiuta a Locri dai carabinieri di Reggio Calabria, sono scattate le manette per 20 persone facenti parte di un gruppo criminale. Nel giro erano coinvolte 23 persone, per 3 delle quali è stato disposto il divieto di dimora. L’accusa è di associazione a delinquere a scopo di organizzazione di delitti contro il patrimonio. Nello specifico, organizzavano estorsioni, ricettazioni, riciclaggi, furti, truffe ecc.
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I carabinieri stanno accertando se il gruppo criminale sia in qualche modo collegato alle locali cosche della ‘ndrangheta. Dalle indagini è venuto fuori che il gruppo commetteva furti in case e ricettazione, spaccio di droga. Scoperto anche smaltimento illecito di rifiuti e truffe in cui sottraevano mezzi di lavoro, moto, equini ecc.
Furti e truffe avvenivano nei comuni di Ardore, Bovalino, Bianco, Brancaleone, Caulonia, Locri, Marina di Gioiosa Jonica, Roccella Jonica, San Luca, Sant’Ilario dello Jonio e Siderno. Il gruppo criminale aveva base operativa a Bovalino, dove nascondeva eroina e cocaina.
Il coordinatore delle attività illecite è un uomo di 36 anni affiancato dallo zio 54enne. Si tratta di parenti di Nicola Berlingeri, boss della “cosca degli zingari”, ucciso nell’aprile del 2012. Tra coloro che subivano i suddetti reati c’erano anche genitori costretti a vendere i propri beni per curare i figli gravemente malati. Beni che gli indagati rivendevano online oppure al mercato nero. Il gruppo criminale aveva anche parecchie armi che spesso venivano usate anche in presenza di bambini.