Wilma Goich a Storie Italiane racconta con forte commozione, il breve e intenso calvario di sua figlia Susanna, stroncata dal cancro durante il lockdown.
“Era unica, una persona che amava ricongiungere le persone. questo dimostra l’amore che aveva dentro verso gli altri.”
Comincia così il racconto straziante di una mamma ferita nel profondo del cuore, a causa della morte della sua giovane figlia. A parlare è Wilma Goich negli studi di Store Italiane davanti ad Eleonora Daniele, visibilmente commossa. Lei e il suo ex marito Edoardo Vianello hanno perso Susanna in brevissimo tempo, a causa di un tumore.
E’ accaduto tutto in un mese. E’ dura, molto dura – ha raccontato Wilma Goich – oggi sono cinque mesi, è un vuoto immenso che è impossibile riempire. Cerco di riempirlo con i ricordi, parlando di lei con chi mi è vicino e la conosceva bene.”
Un colpo troppo duro da superare,troppo difficile che neanche il tempo potrà mai cancellare, ma forse l’affetto e l’amore della famiglia potrà renderlo meno doloroso come Wilma Goich ha spiegato parlando del nipote, figlio di Susanna:
“Mio nipote mi sta vicinissimo, anche Edoardo mi sta vicino, perché lui soffre come me. Ma è difficilissimo, manca il protagonista principale.”
La cosa sconvolgente di tutto il racconto di Wilma Goigh è che Susanna, speaker di Radio Italia, se n’è andata nel giro di un mese, a soli 50 anni:
“E’ accaduto tutto in un mese, lei soffriva di una sciatica, da una risonanza è uscito un piccolo cavillo, che hanno voluto approfondire con una TAC ed è venuto fuori tutto. Ovvero un tumore al quarto stadio, ormai era troppo tardi.”
Poi i dettagli di come Wilma è venuta a conoscenza della malattia della figlia:
“All’inizio non mi hanno detto tutto. Mi hanno detto che aveva un tumore al polmone, ma non che era così grave, che avrebbe iniziato le cure. L’ho saputo per caso in farmacia. Il medico non voleva darmi un farmaco e ho chiamato il professore che in viva voce ha detto al farmacista “glielo dia, ha già una metastasi ossea”. Sono rimasta scioccata.”
Purtroppo le cose per Susanna Vianello degenerarono, sua mamma Wilma ricorda così quei tragici momenti:
“Eravamo a casa, io Susanna e mio nipote. Ma lei stava troppo male e siamo andati in clinica. Io stavo con lei dal pomeriggio tutta la notte e mio nipote il giorno. Dopo una settimana non c’era più.”
“E’ successo tutto troppo in fretta, non ho neppure avuto il tempo di rendermene conto. Per un mese dopo la sua scomparsa sono andata avanti come un robot. Poi sono crollata. Ora è mio nipote a farmi forza, mi dice che Susanna non avrebbe voluto che ci lasciassimo andare. Insieme a lui riusciamo a andare avanti e sorridere. E’ un ragazzo dolcissimo, di 23 anni, un ragazzo di una volta.”
“Ora so che lei mi è vicina, sento che mi da tanta forza. E sono nate delle possibilità di lavoro, vorrei tornare a parlarne con il sorriso.”
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