In una scuola a Crema, in provincia di Cremona, è scattato il protocollo anti-Covid: a causa della febbre registrata su un bambino sarebbe stata predisposta la sospensione delle lezioni per tutta la classe del piccolo, alle soglie del primo giorno di scuola.
A Crema, in provincia di Cremona, è scattata la sospensione delle lezioni, o piuttosto una posticipazione, a causa di un primo caso sospetto di coronavirus: la febbre di un bambino avrebbe fatto scattare il protocollo anti-Covid, che prevede la chiusura della classe in questione. Il tutto sarebbe avvenuto alle soglie del primo giorno di scuola. A riportarlo è La Provincia di Cremona, che riporta: come previsto dalla procedura, sono stati i genitori a misurare la temperatura del bambino prima dell’uscita da casa. Il bambino si sarebbe dovuto recare presso la scuola dell’infanzia comunale Iside Franceschini, ma qualche linea di febbre avrebbe rovinato il suo primo giorno di scuola dopo i mesi di chiusura. Secondo quanto stabilito dal protocollo, i genitori devono, in questi casi, avvisare pediatra e medico di famiglia, che si occuperanno della procedura per l’effettuazione di un tampone. Nel frattempo tutta la classe dovrà rimanere a casa a scopo precauzionale, fino all’esito del tampone che, se positivo, potrebbe allungare ulteriormente i tempi per il ritorno in classe.
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Nonostante il caso della classe di Crema, nel frattempo a Cremona le scuole hanno già riaperto. Già da ieri sono 191 i bambini tornati nei nidi nella giornata di ieri, 725 nelle scuole d’infanzia comunali e 434 nelle materne statali. A commentare la riapertura su Facebook è direttamente il sindaco Gianluca Galimberti: “Gli asili nido e le scuole infanzia comunali (e anche tante strutture educative e scolastiche statali e private), dopo circa sei mesi e due settimane, riaprono i cancelli ai nostri concittadini più piccoli. Lo fanno dopo l’importante e riuscita esperienza del nido estivo e dei centri estivi. Lo fanno, per alcune strutture, dopo alcuni interventi realizzati in tempi strettissimi per consentire la ripartenza in sicurezza e il grazie va agli assessori competenti, ai tecnici comunali, alle maestre e al settore delle Politiche Educative, agli operai per questa corsa contro il tempo. Riapriamo con una organizzazione nuova per rispettare tutti i protocolli e la riconoscenza, oltre che per il nostro personale e il nostro assessore all’istruzione Maura Ruggeri, è anche per le famiglie, perché la loro collaborazione è fondamentale. È un ritorno a quella normalità – diversa e in sicurezza – che dobbiamo ai nostri figli… Monitoriamo, rispettiamo le regole, viviamo con passione questo tempo di scuola. Anche questa ripartenza è il nostro futuro!”.