Selvaggia Lucarelli intervista Franca Leosini, la regina del giornalismo criminale italiano: ecco i curiosi aneddoti raccontati dalla donna.
Franca Leosini per il popolo del web è molto più di una giornalista, è un mito assoluto che ha saputo fare breccia nel cuore di un pubblico che spazia dal giovane all’adulto.
Sono i Leosiners i suoi fan più accaniti, che commentano ogni sua scelta linguistica, quando con assoluta maestria sfoggia un parlato forbito, degno dei migliori oratori della storia.
Franca Leosini, consiglio alle donne: “Scappate al primo ceffone”
86 anni compiuti a Marzo e una carriera di tutto rispetto: dal 1994 è salda al timone di un format solo suo, Storie Maledette, un programma che entra nelle carceri italiane allo scopo di intervistare i criminali più chiacchierati dall’opinione pubblica, per scavare a fondo nei delitti che hanno sconvolto la società italiana negli ultimi anni.
Qualche tempo fa la Leosini è stata criticata per alcune frasi considerate “sessiste”, ma la giornalista ha espresso chiaramente il suo punto di vista sull’argomento violenza sulle donne: “Al primo schiaffo te ne devi andare perché altrimenti dai un lasciapassare, poi diventa uso di vita. Io comando tu obbedisci. Purtroppo succede molto più di quanto sia raccontato.”
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Corteggiata da un detenuto, il racconto della Leosini
Intervistata da Selvaggia Lucarelli, la Leosini si è lasciata andare anche a confidenze piuttosto piccanti rispondendo alla domanda riguardo ad un ipotetico corteggiamento da parte dei detenuti intervistati dalla giornalista.
“Una volta un detenuto mi ha mandato le misure dei suoi attributi“, ha risposto Franca con ironia e sincerità, facendo riferimento ad una delle persone intervistate nel corso della sua carriera: “Mi ha scritto una lettera molto dettagliata. Non gli ho risposto”, ammette la Leosini.
A chi si chiede perché non vengano mandate in onda le repliche delle sue puntate la giornalista spiega di aver deciso così per non andare continuamente ad intaccare le vite di chi ha deciso di raccontarle il proprio inferno personale.
