Ecco chi sono gli uomini più ricchi di tutti i tempi e cosa accomuna la loro ricchezza

Una sola cosa li unisce tutti: la ricchezza è sempre arrivata dalla tecnologia dell’epoca: petrolio, acciaio, elettricità, internet. 

chi sono gli uomini più ricchi di sempre?

Spesso ci chiediamo, “ma chi è l’uomo più ricco del mondo?” e la risposta è facile: Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, con 202 miliardi di dollari, una ricchezza quasi raddoppiata con la pandemia e il conseguente lockdown causati dal Covid-19. Ma se dovessimo fare una stima considerando chi è stato il più ricco di tutti i tempi, allora le cose cambierebbero e bisognerebbe fare un tuffo nel passato. Si inizia dalla fine dell’800 con la sfida tra il re dell’acciaio Andrew Carnegie e quello del petrolio John Rockfeller, il capostipite della dinastia che iniziò a lavorare a dieci anni come garzone. Il primo, con le sue acciaierie cambiò il volto delle metropoli permettendo lo sviluppo dei grattacieli e facendo diventare New York la megalopoli verticale che tutt’oggi ammiriamo. Tra lui e Rockfeller esplose una rivalità pubblica che venne sfruttata da Jp Morgan, il quale riuscì a convincere Carnegie a cedergli le sue acciaierie staccandogli un assegno con cui l’ex re dell’acciaio divenne per qualche anno l’uomo più ricco del mondo con 372 miliardi. Primato che gli venne sottratto da Rockfeller all’inizio del ‘900 grazie al boom del petrolio con cui si impossessò del titolo con 418 miliardi. Jp Morgan era un banchiere che finanziò Thomas Edison e credette nell’elettricità più di chiunque altro, fondando quella che sarebbe diventata la General Electric. Sempre a Jp Morgan si deve la nascita della prima corporation, la U.S Steel, del valore di un miliardo, nata dal valore di diverse acciaierie tra cui quella di Carnegie.

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I giganti dell’hi-tech

Tra i super ricchi, che ridimensionano i vari Bill Gates (125 miliardi), Elon Musk (115) e Mark Zuckerberg (111), sono da citare il fondatore della Frick Collection, Henry Clay Frick e Cornelius Vanderbilt, colui che portò il progresso sotto forma di treni in tutti gli Stati Uniti e che guadagnò il corrispettivo di 185 miliardi di oggi. Mentre i tre giganti dell’hi-tech, che insieme raggiungono i 442 miliardi di dollari, battono uno storico paperone del pianeta, Bernard Arnault di Lvmh (quinto con 85,7 miliardi), secondo la classifica del Bloomberg Billionaires Index.

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