Tosse, naso che cola e un po’ di febbre. È inevitabile, tutti i bambini incontrano questi sintomi ogni anno ma forse stavolta possono fare più paura. Come si differenziano i semplici sintomi influenzali dal coronavirus?
Questi piccoli malanni sono la normalità, niente di preoccupante. Ma quest’anno sarà diverso e i genitori di tutto il mondo si chiederanno: “Mio figlio ha il Covid, l’influenza oppure è un semplice raffreddore?”.Probabilmente non è possibile distinguere in modo certo Covid da influenza perché i sintomi sono davvero molto simili e l’unico modo certo per fare una diagnosi differenziale è eseguire il tampone. I sintomi più comuni di Covid-19 nei bambini sono tosse, febbre o entrambi con raffreddore e sintomi gastrointestinali (presenti nel 30% dei bambini). Esistono alcuni sintomi più specifici: perdita del gusto e dell’olfatto, dolore addominale, mal di testa, mal di gola, difficoltà respiratorie. Purtroppo alcuni di questi sintomi sono gli stessi che caratterizzano altre malattie che circolano durante la stagione invernale. Per limitare il più possibile il rischio di diagnosi errate i pediatri consigliano di vaccinare i propri figli contro l’influenza: così se il bambino risultasse con sintomi sarebbe più probabilmente coronavirus.
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Possiamo però cercare di aiutare i genitori nelle diagnosi. “Se il bambino ha il raffreddore accompagnato da naso chiuso o che cola e qualche colpo di tosse senza altri sintomi come disturbi gastrointestinali e congiuntivite vera (non quella con secrezione catarrale, che fa parte del raffreddore) possiamo concludere con abbastanza certezza che siamo di fronte a un classico raffreddamento stagionale” spiega Gianvincenzo Zuccotti, direttore del reparto di Pediatria all’ospedale Buzzi di Milano. Diversa la situazione in cui il bambino manifesta più di un sintomo. “Se al raffreddore si aggiungono febbre superiore a 37,5 e magari anche sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea allora è giusto sospettare del Covid-19” aggiunge il professor Zuccotti. “In generale se i sintomi si presentano singolarmente: solo raffreddore, solo febbre, solo vomito e diarrea è verosimile che siamo di fronte a malanni di stagione, i classici raffreddori e gastroenteriti virali che accompagnano l’inverno e non al Covid-19”, conclude infine.
Il sintomo più caratteristico del Covid è la perdita di gusto e olfatto. Probabilmente è il segnale che fa la differenza e ci indica, prima del tampone, se potrebbe essere davvero un caso di coronavirus. Di solito la perdita dell’olfatto è improvvisa e grave e non si accompagna a naso chiuso o naso che cola: la maggior parte delle persone colpite da coronavirus può ancora respirare liberamente. Anche la perdita del gusto è un altro segno caratteristico del Covid ma anche in questo caso ci sono delle differenze: i pazienti affetti da coronavirus con perdita del gusto non sono davvero in grado di distinguere tra amaro o dolce. Ovviamente queste indicazioni sono le più oggettive. Dovremmo stilare una tabella di sintomi soggettivi e più frequenti per ogni paziente così da avere un quadro ancora più chiaro.
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