Il Governo mette 350 milioni a disposizione degli enti locali per la gestione del trasporto pubblico. In arrivo nuove corse aggiuntive per colmare la riduzione del numero di passeggeri.
Arriva il tanto atteso accordo tra il Governo nazionale e gli enti locali per la gestione del trasporto pubblico. L’aspetto più importante da discutere era quello legato al numero di passeggeri che possono essere contenuti in ciascun mezzo. E in questo caso l’accordo ammonta all’80% di capienza massima a borso di ogni bus, tram o corsa di metropolitana nelle città italiane. La Conferenza Unificata che si è svolta ieri ha dato il via libera alle nuove linee guida che vanno seguite a livello locale. Regioni, Comuni e Province hanno dato parere positivo unanime a queste linee guida.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha diffuso un comunicato, in cui vengono spiegati i termini dell’accordo. In primis, come abbiamo detto, la nuova regola sulla capienza massima nel trasporto pubblico italiano: “È consentito un coefficiente di riempimento non superiore all’80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti“. Questo limite potrà essere superato e portare alla piena capienza, solo nel caso in cui verranno installate “separazioni removibili tra i sedili“, stando sempre al testo diffuso dal Mit.
Per quanto riguarda il trasporto a scuola, invece, resta valida la possibilità di viaggiare a pieno regime per corse di durata inferiore ai 15 minuti. Sui mezzi sarà ancora obbligatorio l’uso della mascherina e bisognerà installare dispenser per il gel igienizzante. Inoltre sarà necessaria la sanificazione dopo la fine di ogni corsa e la garanzia di un sufficiente ricambio di aria. Ma per consentire agli enti locali di gestire al meglio il trasporto pubblico, ci sarà una nuova pioggia di fondi. 200 milioni per le Regioni e 150 per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto.
Tradotto, ciò vuol dire che gli enti locali dovranno sfruttare questi fondi per aggiungere nuove corse. Vi è anche la possibilità di utilizzare mezzi acquisiti da enti privati per aumentare la frequenza dei percorsi. Il tutto mentre si avvicina la data del 14 settembre, quella in cui è previsto l’inizio dell’anno scolastico. Tutti mantengono il fiato sospeso anche per la gestione del trasporto a scuola, con la speranza che i mezzi a disposizione siano sufficienti per garantire gli spostamenti in sicurezza. Ma per il momento, un nodo importante è stato sciolto.
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A rendere nota la propria soddisfazione, sul fronte del Governo, è il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. “La volontà di fare il bene dei nostri ragazzi – ha dichiarato – ha fatto superare polemiche e ostacoli e permesso di raggiungere un obiettivo fondamentale: permettere a tutti gli studenti di arrivare a scuola e di farlo in sicurezza“. Sul fronte degli enti locali, ha preso la parola il presidente della Regione Molise, Donato Toma. Quest’ultimo ha rappresentato Regioni e Province durante la Conferenza Unificata, parlando di “accordo positivo” al termine dell’incontro virtuale.
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