Roberto Matatia è uno scrittore di origini ebraiche, che si candiderà per le prossime elezioni a Faenza. Il contenuto dei messaggi ricevuti è da brividi: “Era meglio se la gasavano tutta, la sua famiglia”.
È a dir poco agghiacciante, il fatto che nel 2020 si assista ancora a scene ed episodi di intolleranza razziale. Tuttavia, questi fenomeni continuano ad accadere e questa volta colpiscono un esponente non solo della politica, ma anche e soprattutto della cultura. Il protagonista, suo malgrado, di questa vicenda risponde al nome di Roberto Matatia. Nella vita di tutti i giorni fa lo scrittore, è di origini ebraiche e si è candidato per entrare a far parte del consiglio comunale di Faenza. Tuttavia, la sua candidatura in questo momento passa in secondo piano.
Matatia, infatti, è stato oggetto di un messaggio intimidatorio di stampo antisemita. E lo stesso scrittore ne ha parlato con un lungo post pubblicato sul suo profilo personale su Facebook. Qui il candidato al consiglio comunale di Faenza ha scritto per filo e per segno il contenuto del messaggio. “Era meglio se la gasavano tutta, la sua famiglia. Gente come lei mi fa schifo“, c’è scritto. Una frase che fa venire i brividi, specialmente se pensiamo che ormai da oltre settant’anni si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria, proprio in onore delle persone ebree fatte uccidere dai nazifascisti.
Nel suo lungo post sui social, Matatia ha anche fatto sapere che l’autore è un negoziante di mezza età, anch’esso di Faenza. Secondo il candidato, quest’uomo non avrebbe gradito alcune esternazioni dello stesso scrittore contro il candidato sindaco di centro-destra. Quest’ultimo ha dato vita a una campagna elettorale apostrofata con sarcasmo, ma anche con educazione, dallo stesso Matatia. Tanto è bastato per ricevere questo messaggio, che riassume in un certo senso l’intolleranza, l’ignoranza e la mancanza di senso civico da parte di questi personaggi.
“Il candidato sindaco Cavina – aveva scritto Matatia nel suo post – è impegnato in un martellante giro dei bar più trendy di Faenza, per carità, fa bene. Ogni attività lecita va rispettata. Tuttavia, mi chiedo, ingenuamente, come mai non lo si sia visto in una biblioteca o, almeno, in una libreria. Forse sarebbe troppo per la gente che frequenta“. Questo post è stato la causa scatenante degli insulti ricevuti dallo scrittore. Tra le altre cose, Matatia ha fatto sapere che già in passato, il negoziante di Faenza si era rivolto a lui con frasi di stampo razzista.
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Dunque anche l’antisemitismo fa capolino in campagna elettorale, nello specifico nelle elezioni per il consiglio comunale di Faenza. Roberto Matatia non ha esitato a sporgere regolare denuncia presso il commissariato della città emiliana. Intanto, però, il mondo politico è compatto, a prescindere da colori e schieramenti, in favore dello scrittore. Persino il candidato sindaco Cavina, che ha espresso solidarietà nei confronti del suo rivale nonostante il post a lui contrario.
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