Capri: morto Francesco Spadavecchia, la compagna:” 10 anni insieme, sono disperata”

Si è schiantato contro la rotonda che collega Capri a Cortile e aveva solo 31 anni. Tanti progetti, il grande amore della sua vita al suo fianco e il desiderio di una famiglia. La compagna ricorda Francesco in lacrime.

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Tantissimi progetti, il grande amore della sua vita e il forte desiderio di una famiglia. Tutto si è frantumato in pochi istanti: quando l’Alfa Romeo grigia su cui viaggiava, comprata soltanto un mese fa, è andata a collidere a livello della rotatoria di via Griduzza, sulla tangenziale 12 luglio 1944, che collega Carpi a Cortile. Francesco Paolo Spadavecchia, è morto così, sul colpo, nella notte tra sabato e domenica, mentre pioveva a dirotto. Il giovane, 31 anni, era originario di Manfredonia in Puglia, ma da parecchi anni moltissimi anni viveva a Capri. In particolare conviveva con Cira: dopo quasi 10 anni di fidanzamento, i due giovani avevano deciso di convivere da ormai cinque anni. Dopo una serata passata con amici che lo avevano riaccompagnato a casa, Francesco aveva preso la sua auto per raggiungere un altro amico.

Per questo stava andando da San Marino verso Carpi: per cause in corso di accertamento all’altezza della rotatoria di via Griduzza il giovane ha perso il controllo della macchina e si è schiantato contro gli alberi della rotatoria. Lo schianto non gli ha lasciato scampo: il mezzo si è più volte ribaltato su se stesso finendo la corsa contro la vegetazione. Immediati i soccorsi. Sul posto, oltre alla polizia locale, sono giunti il 118 e i vigili del fuoco, ma ogni tentativo di soccorso è stato vano. Francesco era già morto.


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Non esistono parole per descrivere questo dolore. Ad avvertirmi è stato un amico: mia mamma è venuta a prendermi a casa ma non voleva dirmi nulla. Ma io già sapevo, e infatti sono crollata, a tal punto che mamma ha dovuto portarmi al pronto soccorso. Le ho chiesto di portarmi sul luogo dell’incidente, volevo andare da lui. Ci conosciamo fin da piccolini ed eravamo pieni di progetti, per mettere su famiglia. Francesco lavorava alla Metro di Modena, come scaffalista notturno. Insieme avevamo affrontato anche il pesante periodo del lockdown dovuto al Covid 19″, racconta Cira in lacrime. Era un periodo felice per i due ragazzi: avevano la loro casa insieme, qualche sicurezza lavorative e la voglia di una famiglia. Poi lo scorso anno Francesco aveva preso la patente e solo un mese fa era riuscito ad acquistare la macchina con i suoi soldi.

Della macchina ora resta ben poco e dentro alla stessa Francesco ha trovato la morte. Sul luogo dell’incidente ieri notte sono giunti anche il padre e il fratello della vittima, prima che la salma venisse trasportata via dagli uomini delle onoranze funebri del Comune. . “Un bravissimo ragazzo, bravissimo – continua a ripetere il vicino di casa dei due giovani. – Non riesco a credere che sia successo davvero”.

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