Le vaccinazioni antinfluenzali avranno inizio tra metà settembre e ottobre a seconda di come si sono organizzate le Regioni. Il vaccino che solitamente viene ignorato dagli italiani, quest’anno probabilmente verrà ampiamente rivalutato.
Il vaccino anti influenzale che normalmente viene snobbato dagli italiani (nel 2019 lo hanno fatto appena il 18%) quest’anno potrebbe venire rivalutato. Viene difatti fortemente consigliato dal ministero della Salute come protezione per il virus influenzale che si manifesta con sintomi simili al Covid-19. La speranza è quella di poter iniziare la campagna per la vaccinazione già da metà settembre, ma non tutte le Regioni potranno trovarsi organizzate per quella data.
Sarebbe necessario che tutti effettuassero il vaccino, proprio per poter differenziare le diagnosi. Le dosi fornite e già ordinate per le Asl italiane quest’anno saranno 20 milioni «Sono nove milioni in più rispetto al 2019 e noi siamo prontissimi», si prepara a immunizzare quanti più assistiti possibile Claudio Cricelli, presidente società italiana di medicina generale (Simg). Tuttavia le scorte proccupano Federfarma, l’associazione che riunisce 18mila farmacie. Un milione e 200mila persone non incluse nelle fasce protette rischiano «di non aver accesso all’anti influenzale».
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Si teme che, chi volesse acquistarlo perché non lo riceve gratuitamente di diritto (ovvero chi sopra i 60 anni, presenza di malattie croniche, operatore sanitario, gravidanza) non lo troverebbe. Sembrerebbe che la produzione delle industrie sia stata quasi interamente assorbita dagli ordinativi delle Regioni con gare partite in anticipo. Alle Asl andranno quindi circa il doppio delle dosi che vengono normalmente richieste. Il presidente Federfarma Marco Cossolo si prepara a incontrare insieme a Fofi (federazione ordine farmacisti) il ministero della Salute: «Molti cittadini appartenenti soprattutto alla fascia attiva della popolazione si troverebbero nell’impossibilità di vaccinarsi. Siamo pronti a collaborare».
Quello che si teme è che le campagne vaccinali raccomanderanno l’anti influenzale non solo alle categorie a rischio (cui va gratuitamente) ma a tutta la popolazione generale, iniziando dai bambini sopra i 6 mesi. Le Regioni vengono spronate ad ampliare l’offerta gratuita per aumentare le coperture. Verrà spinta la vaccinazione antipneumococco (responsabile di polmonite) agli over 65. In una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia, appoggia Federfarma: «Non vorremmo affidarci di nuovo alle doti del commissario per l’emergenza Arcuri».
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