Assembramenti pericolosi e caos generale: questo il clima che ieri sera regnava su di un traghetto arrivato da Olbia a Civitavecchia. A denunciare l’accaduto è stato Andrea Bova, il presidente di “Unione Comitati” (una rete di comitati di quartiere Capitolina) ed esponente della Lega a Roma. Riprendendo tutto con il suo telefono, in un video che poi è stato pubblicato (e ampiamente condiviso) sui vari social, Bova ha documentato la ressa scoppiata tra i passeggeri in attesa di sbarco, così come le lunghe, lunghissime attese trascorse per essere sottoposti ai tamponi.
“Vergogna, questo non è il modo di gestire il Covid-19”
“Nessuna norma di sicurezza, nessun controllo della temperatura. Centinaia di persone (assembrate) così. Questa è la sicurezza dello Stato italiano”. Esordisce con queste parole, nel suo “reportage improvvisato” il 28 agosto, il leghista Andrea Bova – presente anche lui come passeggero sul traghetto arrivato dalla Sardegna. Ma sono soprattutto le immagini a parlare per lui: c’è caos a bordo, su quel mezzo arrivato ieri sera a Civitavecchia, e sebbene nei fotogrammi i passeggeri sembra stiano tutti indossando le mascherine, non vengono tuttavia rispettate le distanze di sicurezza.
E come se la ressa e le file di 2-3 ore per i tamponi non bastassero, la denuncia è scattata anche per il mancato controllo agli sbarchi: perché nel porto laziale, nonostante l’allarme Covid ormai confermato a seguito dei numerosi contagi provenienti proprio dall’isola, a nessun passeggero pare siano stati fatti i dovuti controlli del caso.
E allora anche per questo, nel suo post pubblicato su Facebook, Bova tuona: “Dopo essere stati imbarcati al porto di Olbia senza nessun controllo e misurazione di temperatura!! Questo è stato il nostro sbarco a Civitavecchia, un assembramento senza controllo, nessun controllo di temperatura e soprattutto se vuoi fare il tampone facoltativo 2/3 ore di attesa”.
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E lascia poi in calce un commento sull’attuale gestione dell’emergenza: “Vergogna, questo non è il modo di gestire il Covid-19 e soprattutto se è veramente un emergenza non sono queste le condizioni”. Nel frattempo, la sua segnalazione è stata già ri-condivisa attraverso vari canali ed è stata portata all’attenzione dei media.