Carnate, treno deragliato: un viaggio costato 6 milioni di euro

C’è una buona notizia: durante l’incidente ferroviario del 19 agosto a Carnate nessuno si è fatto male. Ci sono però anche brutte notizie: soltanto i costi del convoglio costeranno all’Italia all’incirca 6 milioni di euro in totale. E non è tutto.

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La corsa incontrollata del treno fantasma, oltre a lasciare ancora aperti interrogativi preoccupanti sulle cause di quel viaggio ha provocato anche danni materiali: l’interruzione della tratta che è stata sostituita da navette, disagi per i passeggeri, un treno mezzo rotto e molti costi per rimettere tutto in sesto. Troppo presto per un calcolo dettagliato, che peraltro sarà necessariamente suddiviso per competenze tra Rfi e Trenord, ma valutando le singole voci del disastro i tecnici sono in grado di approssimare una valutazione del conto finale.La prima società nel mirino è Trenord che è stata a lungo contestata anche dai vertici della Regione stessa quando si è ritrovata in ritardo nell’integrazione e rinnovamento della flotta. Inoltre nel dicembre 2019 l’annuncio dell’acquisto dei nuovi convogli era arrivato con grande enfasi da parte di tutti gli operatori. Il Costo ammontava a poco più di 9 milioni ciascuno, ma a prezzo di stock, dal momento che facevano parte di un’operazione da 1,6 miliardi di euro per 176 pezzi freschi di fabbrica.

Ad andare in pezzi sul binario morto di Carnate, tuttavia, è stato un convoglio piuttosto anziano: sia il locomotore E464 sia i vagoni agganciati contavano tra le 30 e le 40 annate lungo i binari. Dal punto di vista assicurativo non avevano ormai alcun valore, ma dovevano essere in qualche modo sostituiti. La gloriosa locomotiva, tra l’altro, è ancora prodotta dalla Bombardier nello stabilimento di Vado Ligure e comprarne una adesso potrebbe costare tra i 2,2 e i 2,6 milioni di euro. Il calcolo per l’acquisto di una carrozza passeggeri a piano ribassato, conduce alla cifra di 1,2 milioni di euro. E poiché dopo lo schianto di Carnate ne sono risultate inutilizzabili tre, il computo totale per i vagoni mancanti a ricomporre il treno sale a 3,6 milioni. Una cifra più che consistente.


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Il danno economico: in attesa del conteggio finale dei danni

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Stando al bilancio odierno: soltanto i costi del convoglio  ammontano almeno attorno ai 6 milioni. Ma poi ci sono anche i danni alle strutture e i lavori di rimozione. Anche in questo caso è molto difficile, se non a cantieri chiusi, arrivare a una cifra sicura. Sicuramente si può stimare  tra i 150 e i 250 mila euro per i lavori di risistemazione delle traversine, dei marciapiedi, del muro urtato nel piccolo scalo brianzolo, comprendendo anche le spese per la rimozione (pressoché immediata) delle carrozze accartocciate.

Intanto, in attesa del conteggio ufficiale dei danni e soprattutto in attesa che le indagini giudiziarie facciano luce sulle cause della partenza autonoma del treno 10776 dalla stazione di Paderno-Robbiate, il sindacato Orsa pone alcuni interrogativi sull’impianto utilizzato per la frenata. Trenord, è accusata di «veicolare l’attenzione mediatica su ipotetici, e tutti da dimostrare, errori procedurali commessi dal personale e invita i lavoratori «a segnalare anormalità che potrebbero pregiudicare la sicurezza dell’esercizio».

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