Chiara e Federica si sono trovate ad affrontare l’ennesimo episodio di omofobia. Le due ragazze, in cerca di appartamento a Milano, si sono viste rifiutare casa perché il loro amore è diverso.
2020 e non il medioevo, un fatto decisamente sgradevole ha coinvolto due giovani ragazze. «Hanno rifiutato di affittarci una casa in zona Crescenzago perché il nostro amore è diverso». Chiara, è un’operatrice sociosanitaria di 25 anni, e la sua compagna Federica, 30 anni, frequenta il corso di Oss. Hanno parlato di un episodio di discriminazione, subito a Milano. Entrambe le ragazze sono pugliesi, di origini foggiane ma si sono conosciute in Lombardia. Vivono da qualche mese a Piacenza, ed il loro sogno è quello di trasferirsi a Milano. Quella che doveva essere quindi una bella avventura, per trovare casa, cercare il loro nido, si è trasformata in un’odissea. «Ogni volta che specificavamo che eravamo una coppia, al telefono ci dicevano che la casa per noi non era disponibile».
Lei sembrava diversa
L’ultimo appartamento a cui si sono interessate sembrava essere quello giusto. «Abbiamo trovato un annuncio di un privato su Idealista.it per un bilocale a Crescenzago, a 850 euro di canone. Abbiamo telefonato alla proprietaria. Giovane e affabile, pugliese come noi due. Le abbiamo detto da subito di essere fidanzate. Abbiamo fissato un appuntamento per la mattina di lunedì 24 agosto: la casa ci piaceva e le abbiamo detto che le avremmo dato conferma a breve. Il pomeriggio l’abbiamo contattata per bloccarla ma la proprietaria ci ha spiegato che l’appartamento l’avrebbe affittato a una sua amica che, essendo da mesi interessata, aveva una sorta di diritto di prelazione», ha raccontato Federica.
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Capiscono che qualcosa non va e indagano
Le ragazze intuiscono che qualcosa non va dietro l’atteggiamento della proprietaria «Due le prove. Il giorno dopo, il 25, ha pubblicato il medesimo annuncio specificando che l’appartamento fosse “libero da subito“. Non contente abbiamo chiesto a una nostra amica di telefonare. Ha raccontato di avere un fidanzato e la proprietaria si è resa disponibile nell’affittarla immediatamente, anche abbassando il prezzo». Chiara ha cercato allora di mettersi in contatto al telefono per avere un chiarimento civile con la signora «ma per tutta risposta quella donna, dopo aver ancora confermato di averla affittata alla sua fantomatica amica, ci ha bloccato messaggi e chiamate».
Un appartamento ancora più bello
Non si sono arrese Chiara e Federica, per loro Milano «È una città dove si respira libertà». E infatti la loro «ostinazione» è stata premiata: «Abbiamo trovato un altro appartamento, sempre a Crescenzago ma ancora più bello. I proprietari? Una coppia quarantenne con una bimba. Del nostro orientamento sessuale a loro non importa».