Il commissario al commercio Ue, l’irlandese Phil Hogan, ha annunciato le sue dimissioni. La causa? Ha confessato di aver preso parte a una cena in un golf club del Parlamento irlandese, a Galway, violando le norme anti-Covid.
L’irlandese Phil Hogan, commissario al commercio dell’Ue, annuncia le dimissioni a causa di una violazione alle norme anti-Covid. L’ormai ex commissario avrebbe confessato di aver partecipato a una cena in un golf club del Parlamento irlandese, a Galway. Durante la cena avrebbe contravvenuto alle misure di protezione. La notizia sarebbe giunta inizialmente dal primo ministro Micheal Martin, che aveva accusato Hogan di minare “l’intero approccio alla salute pubblica in Irlanda”. Le dimissioni scaturirebbero, dunque, da un’escalation di tensioni. Già nei giorni scorsi il Governo di Dublino aveva sottolineato i comportamenti inopportuni del commissario, confessando di aver perso la sua fiducia nell’alto funzionario. A questa nota di demerito, si è aggiunta anche la chiamata della presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, che lo avrebbe contattato per tracciare un profilo dei suoi spostamenti in Irlanda. La famosa partita di golf, a causa della quale Hogan ha dovuto presentare le dimissioni, avrebbe suscitato non poche polemiche in Irlanda, fino ad essere soprannominata “golfgate“.
LEGGI ANCHE -> Marco e Laura: i due uragani che stanno minacciando l’America si intensificano
LEGGI ANCHE -> New Scientist: alcune persone hanno buone ragioni per non usare la mascherina
La cena avrebbe avuto luogo 24 ore dopo le misure anti-Covid annunciate da Dublino, che vietavano quel tipo di eventi. Ebbene, alla cena hanno preso parte 80 persone. Presenti anche un ministro e un giudice della Corte suprema. Oltre alle dimissioni di Hogan, sarebbero arrivate anche quelle del ministro Dara Calleary, che aveva preso parte alla cena. Inizialmente Hogan, però, avrebbe tentato di evitare di presentare le sue dimissioni, presentando esclusivamente delle scuse. Eppure, le parole non sono bastate a placare la bufera scatenatasi poco dopo, quando sarebbero emersi spostamenti effettuati dall’ex commissario in pieno lockdown. Da lì, la perdita di fiducia da parte del Governo di Dublino e le sue forzate dimissioni, annunciate in una nota: “Stava diventando sempre più chiaro che la controversia sulla mia recente visita in Irlanda stava diventando una distrazione dal mio lavoro di commissario dell’Ue e avrebbe minato il mio lavoro nei mesi chiave a venire. Sono profondamente dispiaciuto che il mio viaggio in Irlanda, il paese che sono stato così orgoglioso di rappresentare come funzionario pubblico per la maggior parte della mia vita adulta, abbia causato tanta preoccupazione, disagio e turbamento”.