Antonio Conte sarebbe stato una vittima del fondo Kidman, la società londinese che, tramite il classico schema Ponzi, è riuscita a raggirare l’allenatore più pagato della serie A. Ora, stando a quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, Conte reclama mancati pagamenti per circa 30 milioni di euro.
La società londinese Kidman ha un valore sul mercato di una sterlina, e non ha il permesso di operare nel Regno Unito. Eppure, nonostante le anomalie, è riuscita a truffare l’allenatore più pagato della serie A, Antonio Conte, che ora reclama il mancato pagamento di ben 30 milioni di euro. A cadere vittima del classico schema Ponzi è stato questa volta anche l’allenatore dell’Inter, già sotto pressione per l’Europa League, con un Inter che si lecca le ferite per la finale persa contro il Siviglia. Già prima della sconfitta, infatti, il tecnico si trovava a dover gestire un problema di grossa portata finanziaria che lo portava con la mente a Londra. Lì, la Kidman Asset Management, “società finanziaria con sede a Londra” è scappata via col bottino. Conte infatti, come molti altri, aveva investito soldi in un fondo di investimento, ma a giugno 2020 i 30 milioni di pagamento dovuti non sono arrivati. Così Conte, insieme ad altre vittime, si è rivolto al Tribunale, che ha congelato 61 milioni di dollari di beni di Massimo Bochicchio.
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Massimo Bochicchio sarebbe, infatti, la firma dell’intero schema Ponzi: a marzo 2019 ha dato vita alla Kidman Asset Management, società dal valore di mercato di 1 sterlina. Stando a quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, la data esatta di registrazione della Kidman risalirebbe al 6 marzo 2019. A quel punto Conte avrebbe deciso di investire nella società neonata, nonostante l’assenza di capitali della società. Come è stato possibile? Bochicchio, l’organizzatore della truffa, avrebbe sfruttato il nome della Hsbc, grande banca inglese per la quale aveva lavorato, e lo avrebbe fatto facendo in modo che i soldi degli investitori risultassero su un conto di deposito Hsbc, in maniera fasulla. Nulla di più falso, ovviamente, visto che alla Kidman mancava persino l’autorizzazione dalla Fca a operare nel Regno Unito. La Fca è l’organo di vigilanza finanziaria del Regno Unito, senza il tuo “Fca regulated” è impossibile operare. Tuttavia, nel Regno Unito è possibile ugualmente raccogliere soldi da amici e conoscenti sulla base della fiducia. Probabilmente Bochicchio è riuscito a catalizzare l’attenzione degli investitori, e di Antonio Conte, anche promettendo grandi guadagni a fronte di lauti investimenti. Guadagni che poi non sono arrivati: non ricevendo i 30 milioni promessi, l’allenatore dell’Inter si è rivolto al tribunale insieme ad altri truffati, scoprendo definitivamente la truffa. Ora il giudice avrebbe congelato 61 milioni di dollari di beni di Bochicchio, intimandolo di restituire i soldi, ma per il momento tutto tace.