Il legale della famiglia Mondello ha presentato un esposto sulle modalità di ricerca di Viviana e Gioele. L’ipotesi quasi certa è di omicidio-suicidio
Una storia senza fine quella di Viviana e del piccolo Gioele trovati morti a distanza di giorni. Una vicenda poco chiara anche per i parenti stessi. Questa mattina infatti il legale della famiglia Mondello ha presentato un esposto sulla modalità di ricerca del piccolo e della sua mamma avvenuta nei boschi di Caronia.
Sin dall’inizio della vicenda i parenti hanno dimostrato i loro dubbi sulle ricerche per il ritrovamento dei due avvenuto uno l’8 agosto per il corpo di Viviana, mentre il piccolo è stato trovato il 16 agosto poco distante dal punto in cui si trovava la madre. A trovare quest’ultimo è stato l’ex brigadiere Giuseppe Di Bello, un volontario che ha preso parte alle ricerche organizzate da Daniele Mondello, poco distante dal traliccio dove giorni prima si trovava la donna.
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La procura di Patti è quasi certa della sua pista: si è trattato di omicidio-suicidio. La famiglia invece è contraria a questa ipotesi, la madre non avrebbe mai ucciso il figlio per poi togliersi la vita. “Noi crediamo a una fatalità, a un tragico incidente, secondo gli elementi investigativi in nostro possesso”. Queste sono le parole utilizzate dall’avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello. Sul piccolo verrà effettuata l’autopsia nella giornata di domani dopo una nuova ispezione dei luoghi dell’accaduto.
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Ricostruzione della vicenda
Il piccolo Gioele e la sua mamma Viviana Parisi sono scomparsi il 3 agosto. La donna ha detto al marito che sarebbe uscita con il figlio per dirigersi verso Milazzo. Percorre in realtà l’autostrada verso Palermo, effettua una sosta a Sant’Agata di Militello ( forse per fare benzina) e rientrata in autostrada tampona un piccolo furgone di operai e lascia l’auto in un’area di sosta. Madre e figlio però scompaiono. Il corpo di Viviana viene ritrovato l’8 agosto vicino a un traliccio dell’alta tensione tra gli alberi, ma continuano le ricerche del figlio. Il 19 agosto un volontario trova il corpo di un bambino che potrebbe identificarsi con quello del piccolo Gioele.
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Tante le ipotesi fatte sulla vicenda e si cerca di far luce ancora sui venti minuti in cui la donna sarebbe uscita dall’autostrada per dirigersi a Sant’Agata di Militello. La pista più certa è quella dell’omicidio-suicidio, ma non si esclude la possibilità che la donna possa essere stata uccisa da qualcuno che le ha portato via il bambino, oppure lei stessa avrebbe affidato il figlio a una persona e poi si sarebbe tolta la vita.