Con un post su Facebook il papà di Gioele critica in modo esplicito l’organizzazione delle ricerche del bambino. Accuse che la Procura di Patti pare non aver gradito.
“Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia”: questa la frase con cui su Facebook Daniele Mondello – il papà del piccolo Gioele nonchè marito di Viviana Parisi – accusa chi ha organizzato e gestito le ricerche del bambino.
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Una dichiarazione certamente espressa sull’onda di una profonda sofferenza che però non è stata ben recepita, almeno secondo informazioni di stampa locale, dalla Procura. Nel frattempo proseguono le indagini: al vaglio degli inquirenti varie ipotesi. Ne video il servizio di Davide La Cara.
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