Alcuni deputati pentastellati sembrano essere pronti a votare contro il taglio dei parlamentari nel referendum di settembre. Fa discutere il post di Elisa Siragusa: “Ridurre la rappresentanza parlamentare per risparmiare un caffè all’anno non ha senso”.
Potrebbe avvenire un vero e proprio colpo di scena nella questione relativa al taglio dei parlamentari. I prossimi 20 e 21 settembre si andrà a votare il referendum, che porterà al mantenimento o alla riduzione del numero di politici chiamati a intervenire a Montecitorio. Il tutto a partire dal prossimo mandato. Ma il colpo di scena sta nel fatto che potrebbe allargarsi, a opera di personaggi del tutto insospettabili, il fronte del ‘no’. Si tratta di alcuni deputati del Movimento 5 Stelle, i quali hanno fatto capire che il taglio dei parlamentari potrebbe non essere più fondamentale.
E non mancano gli esempi di parlamentari pentastellati che sembrano voler uscire fuori dalle motivazioni del proprio Movimento di riferimento. Come nel caso di Elisa Siragusa, deputata che ha espresso le proprie ragioni riprendendo un vecchio discorso di Danilo Toninelli. L’ex ministro per le infrastrutture, all’epoca dei fatti, fece capire che “ridurre la rappresentanza parlamentare per risparmiare un caffè all’anno non ha senso“. Per questo motivo, secondo la Siragusa, “le motivazioni principali del Sì si basano su: riduzione costi e maggiore efficienza del Parlamento“.
Tuttavia, secondo la deputata del Movimento 5 Stelle “per migliorare l’efficienza bisognerebbe rivedere per prima cosa i regolamenti di funzionamento delle Camere“. Dunque arriva un primo schieramento in casa pentastellata contro il taglio del numero dei parlamentari. Ma c’è di più. La Siragusa prosegue così il suo post social: “Non ho problemi a dichiarare che molti sono per il No anche dentro il Movimento. È vero. Ho fatto più fatica a trovare persone favorevoli che contrarie quando mi sono confrontata con molti colleghi. Io sono contenta di essermi esposta. Il mio augurio è che i tanti parlamentari 5 Stelle che sono contro questa riforma trovino il coraggio di esporsi come me e di fare campagna per il No“.
Ma non c’è solo Elisa Siragusa a esprimersi in maniera contraria al taglio dei parlamentari. Un’altra deputata pentastellata, la sarda Mara Lapia, svela di essere pronta a votare No tra poco meno di un mese. “Da giurista – svela sempre sui social – dico che è un taglio alla rappresentanza, con Regioni che saranno fortemente penalizzate. Una riforma realizzata senza motivazioni strutturate. Si è operato come con la prescrizione: avevano promesso la riforma del processo penale e invece la stiamo ancora aspettando“. Tutta un’altra posizione rispetto alla crociata condotta dal Movimento finora.
Leggi anche -> Coronavirus, aumento dei positivi: bollettino del 21 agosto
Leggi anche -> Coronavirus, De Luca pronto a chiudere la Campania: stop a mobilità tra Regioni
La posizione dei pentastellati “dissidenti” non si limita a questi due deputati. Altri due “grillini” pronti a votare “No” sono Andrea Vallascas e Andrea Colletti. Quest’ultimo svela che “il vero problema è che la riforma è stata pensata e strutturata male“. A suo parere, infatti, “il taglio dei parlamentari si doveva fare in altro modo, ovvero senza andare a ledere la rappresentatività del Parlamento“. Infine, Gianni Marilotti assume una posizione più soft: “Ridurre i parlamentari è anche giusto, il problema è come lo si fa. Bisogna rispettare alcune garanzie, prima fra tutte la rappresentanza territoriale“.