Nei giorni scorsi la ex gieffina è stata travolta da una bufera fatta di minacce ed offese e, su Instagram, Serena Enardu non si ferma, promettendo una guerra legale.
Sta accadendo di tutto alla povera ex compagna di Pago: prima la polemica per una svastica comparsa sulla torta di compleanno della sua personal trainer, poi l’auto incendiata ed ora minacce ed offese ma Serena Enardu non si ferma. Sul suo profilo Instagram, oltre ad informare che intraprenderà una battaglia legale, sollecita tutte le vittime di soprusi a ribellarsi.
Nei giorni scorsi la ex gieffina sarda sta subendo di tutto e così si abbandona ad un duro sfogo su Instagram: Serena Enardu non si ferma e punta il dito contro chi la offende e la minaccia.
Invita tutti i suoi followers a denunciare e ribellarsi contro qualsiasi forma di violenza, anche verbale e social, così come lei sta facendo, visto che ha avviato una guerra penale contro gli utenti che in questi giorni la stanno offendendo.
“Dobbiamo ribellarci alle offese. Cerchiamo di combattere il bullismo e quindi, senza paura, dobbiamo denunciare quando le persone ci minacciano e ci offendono” ha detto sul suo profilo Instagram.
“Dopo la bufera di questi giorni, io, mia sorella Elga, il marito Diego e la nostra amica Viviana abbiamo ricevuto tanti messaggi minatori. Io sono più abituata e riesco ad ammortizzare ma vedere loro star male ed essere preoccupati mi rende più determinata a denunciare l’accaduto” ha dichiarato Serena Enardu, promettendo denunce a pioggia.
La ex gieffina è stata travolta da una grande bufera quando, sulla torta di compleanno della sua personal trainer Viviana, è apparsa una svastica. A nulla è servita la giustificazione della Enardu: “Siamo andate a un compleanno a sorpresa. Quando è arrivata la torta, abbiamo fatto delle stories per postarlo sui social e si è creato il caos, giustamente, sul simbolo della svastica. Il marito, ingenuamente, gliel’ha fatto mettere sulla torta perché lei è un po’ tiranno e quindi in maniera superficiale è stata utilizzata quell’immagine. Noi ci dissociamo completamente da quel simbolo e dall’ideologia nazista. Se in qualche modo abbiamo toccato la sensibilità di qualcuno chiediamo scusa. Siamo state superficiali”.
Non è bastata la bufera della svastica e le minacce sui social, Serena Enardu lo scorso 12 agosto 2020, ha visto anche la sua auto andare a fuoco.
Incendio doloso o colposo? Sulla dinamica stanno indagando le Forze dell’Ordine e per questo Serena Enardu fa un appello a chi le vuole bene: “Non mi piace fare la vittima anche se qualcuno prova a farmi fare la vittima. Vorrei solo chiedere se le persone che abitano in quella zona lì se dalle 14.30 ha visto qualcosa di sospetto mentre quella m***a ha compiuto l’atto vandalico. Potete testimoniare in forma anonima, anche per tutelare i cittadini di porto Sant’Elena da atti futuri”.
Il messaggio social di Serena Enardu si è poi così concluso: “E’ stato un atto mirato nei miei confronti bensì solo un atto vandalico e vile che va punito. Voglio ringraziare il signore che è intervenuto con l’estintore tempestivamente e ha evitato una tragedia pazzesca perché se la mia macchina avesse preso fuoco del tutto si sarebbe portata dietro nelle fiamme anche tutte le altre auto parcheggiate”.
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