Bari, da anni la donna disabile subiva violenze da parte del marito. Dopo la denuncia è scattato per l’uomo l’allontanamento da casa
I gesti di violenza non sono mai giustificati, in particolar modo se questi avvengono sui bambini e sui disabili. E’ il caso di una coppia di Bari: il marito picchiava la moglie dal 2014, l’anno in cui la donna è rimasta disabile. Spesso alzava le mani sulla donna, la minacciava di morte e un mese fa le ha sferrato un colpo al viso fino a farla sanguinare. La polizia ha notificato all’uomo la misura cautelare di allontanamento dalla loro abitazione e il divieto di avvicinarsi alla moglie.
Il 9 luglio scorso sono cominciate le indagini da parte della squadra Volanti della questura di Bari sulle vicende dell’appartamento della coppia nel quartiere Carrassi. A farle scattare è stata la richiesta di aiuto da parte della donna disabile che subiva violenze da parte del marito. Al loro arrivo hanno potuto constatare la situazione della donna che presentava un’escoriazione alla tempia e una tumefazione dell’arcata sopraccigliare.
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La donna ha raccontato inoltre che il marito, dopo essersi innervosito dalle richieste di aiuto da parte della moglie, l’ha colpita al volto rompendo gli occhiali che indossava in quel momento. Ha aggiunto che le violenze erano cominciate qualche anno prima, nel 2014 per l’esattezza, nel momento in cui è iniziata la sua malattia e da allora è soggetta a violenze fisiche e verbali fino ad arrivare alle minacce di morte. Non lo aveva denunciato prima di quel momento per paura.
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Al momento della denuncia, avvenuta dopo essere stata medicata presso il Policlinico di Bari, la donna ha raccontato tutte le vicende di violenza subite negli anni, iniziate dal momento della sua disabilità causata da un attacco ipertensivo e rottura di un vaso sanguigno nel cervello. Questo potrebbe essere stato causato da schiaffi e pugni del marito. Quando il marito le ha dato uno di quei colpi, la donna stordita si è messa nel letto, poi è caduta senza rendersene conto e ha battuto in modo violento la testa nel lato destro rimanendo in coma per cinque mesi.
