Caso Parisi, Gioele era vivo dopo l’impatto “aveva gli occhi aperti”

Non si fermano le ricerche di Gioele, il bambino di 4 anni scomparso il 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi. I familiari sperano che sia ancora vivo

Viviana e Gioele - Meteoweek.comGiungono oggi al 15esimo giorno le ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso a seguito dell’incidente sull’autostrada Palermo – Messina. In quel tragico giorno si persero le tracce anche di Viviana Parisi, dj di 43 anni e madre di Gioele, poi trovata morta nelle campagne di Caronia.

Familiari e amici si stringono nella speranza che le ricerche di Gioele trovino un epilogo più felice rispetto a quelle di Viviana. Anche oggi più di 70 persone tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Forestale, Polizia, Guardia di Finanza, militari e cani specializzati sono impegnati nelle ricerche di Gioele. Per il momento il territorio più battuto è quello della fitta boscaglia di Caronia. Anche la famiglia del piccolo, insieme a molti amici, ha preso parte all’angosciosa ispezione dei boschi. Addirittura, nella giornata di ieri, i genitori di Viviana hanno chiesto al procuratore di Patti, Angelo Cavallo, di continuare le ricerche autonomamente.

Gioele vivo dopo l’incidente

Tra le tante ipotesi di questi ultime giorni, vi è anche quella che il piccolo Gioele sia morto durante l’incidente in auto. Secondo i rilievi effettuati dalla polizia, lo scontro è stato molto violento: l’auto della dj viaggiava a cento chilometri orari, il seggiolino del piccolo non era agganciato allo schienale dell’auto, questo secondo i risultati del test dell’usura, e dunque si era paventata l’ipotesi che il bambino potesse aver subito uno sbalzo a seguito dello schianto e che quindi Viviana potesse essere scesa dall’auto con il corpicino di Gioele già esanime o comunque mortalmente ferito. Le ultime dichiarazioni del procuratore di Patti, dicono però altro, a seguito della testimonianza di una persona presente dopo l’impatto: “Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita”, ed ha aggiunto: “Gioele aveva gli occhi aperti”. Viviana Parisi quando è scesa dall’auto, dopo l’incidente stradale, “camminava in modo veloce, ma non correva” e “nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo“. Sarebbe dunque presumibilmente da escludersi l’ipotesi che la donna si sia suicidata per la tragedia di aver perso il bambino a causa del violento schianto in auto.

Viviana Parisi Gioele era vivo dopo l'impatto


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Le dichiarazioni dei testimoni

Nel frattempo si continuano a raccogliere testimonianze che permettano di risolvere il mistero legato alle ultime ore di vita di Viviana Parisi. “Da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva i Caronia dopo l’incidente stradale – dice il procuratore Angelo Cavallo, titolare dell’inchiesta – la signora era agitata e impaurita“. “Per il momento non ci sentiamo di escludere nulla” – ha proseguito il magistrato. E ha aggiunto: “Chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento“. Intanto, mentre ancora si battono tutte le possibili piste, gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo e sequestro di persone contro ignoti.

Viviana Parisi Gioele era vivo dopo l'impatto aveva gli occhi aperti

Ad aggiungersi alla lista di dichiarazioni sullo stato psichico di Viviana arriva anche la testimonianza di Claudio Mondello, avvocato della famiglia Mondello nonché cugino del marito della dj morta. Il legale descrive Viviana come “una donna fragile, con manie di persecuzione e deliri mistici”. Modello spiega che proprio per queste ragioni, la donna aveva ricevuto cure presso l’ospedale. “Passava da momenti di lucidità ad altri in cui era confusa e temeva che le togliessero o che le potessero prendere il figlio Gioele” – afferma Mondello. “Non è vero tuttavia – continua l’avvocato – che la famiglia ha preso sottogamba questi problemi di Viviana”. Infatti Mondello racconta che proprio i familiari hanno accompagnato la donna in ospedale anche in piena emergenza Covd-19, per tutelare la sua salute.

Viviana Parisi Gioele era vivo dopo l'impatto aveva gli occhi aperti

Il legale conclude la sua testimonianza con una dichiarazione di speranza, sebbene il sogno di ritrovare vivo il piccolo Gioele sfumi ogni giorno che passa. “Noi, anche se è irrazionale, speriamo sempre che Gioele sia vivo e proseguiamo le ricerche” – finisce Claudio Mondello.

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