La senatrice di Fratelli d’Italia si scaglia contro il Governo per l’ordinanza sulla chiusura delle discoteche. “Il Governo era in difficoltà, certi locali sono visti come brutti, sporchi e cattivi”, dice la Santanchè.
Daniela Santanchè si scaglia contro il Governo, per l’ultima decisione presa in merito alla chiusura delle discoteche e delle sale da ballo. In un certo senso, la senatrice di Fratelli d’Italia va in contrapposizione con Forza Italia, suo ex partito e schieratosi in favore di questa ordinanza. La Santanchè, tra le altre cose, è coinvolta direttamente da questa nuova decisione dell’esecutivo. È stata a lungo socia del Billionaire di Porto Cervo, quindi avrebbe qualcosa da perdere con questa ordinanza. E lo spiega nel corso di un’intervista rilasciata per Tpi.
La Santanchè crede che il Governo abbia voluto rivalersi sul mondo della nightlife per rialzare l’asticella dell’attenzione sul fronte Covid. “Volevano trovare un perfetto capro espiatorio simbolico – dichiara – . Ed ecco le discoteche. Il bello è che però non sono chiuse. Non si potrà ballare. Ma le discoteche resteranno aperte. La mia discoteca resta aperta. È una misura diversiva, un provvedimento acchiappa-voti. Però abbiamo scongiurato il peggio. Mi preoccupa la cultura che c’è dietro. Mi fanno paura le sinistre che non hanno lavorato mai: recludono i giovani e fanno scorrazzare gli extracomunitari“.
Secondo la senatrice di Fratelli d’Italia, il Governo aveva bisogno di fare un gesto forte per tornare ad attirare il favore degli italiani. E per questo motivo ha preso di mira le discoteche, tornate a far parlare di sè in senso negativo. “Il governo era in evidente difficoltà – sostiene la Santanchè – . A cominciare dai tamponi, che dovevano fare, e non riuscivano a garantire, soprattutto negli aeroporti. Se ti trovi nei guai cosa c’è di meglio che chiudere le discoteche? Sono brutte sporche e cattive, sono luoghi di divertimento – orrore – quindi se colpisci i Brutti sporchi e cattivi e guadagni consensi facili“.
Inoltre la Santanchè attacca con forza il Governo Conte per le decisioni prese sul mondo della scuola. Anche se, dal suo punto di vista, aver tenuto le attività chiuse per troppo tempo ha danneggiato tutti. Il motivo lo svela la diretta interessata: “Siamo l’unico paese d’Europa che non ha riaperto le scuole, e adesso per lavare il loro senso di colpa per l’incapacità che hanno dimostrato, ecco che se la prendono con i brutti, sporchi e cattivi. Sono certa che contagio non significhi automaticamente malattia. Lo dicono tutti i numeri“.
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In chiusura di intervista, Daniele Santanchè sostiene che “nessuno può credere che siano le discoteche i veicoli del contagio“. Per questo motivo ritiene che la repressione della libertà sia sempre un mezzo negativo per la prevenzione. E fa un esempio che la tocca ancor più direttamente, quello elettorale e politico: “Domani possono sospendere i comizi e dopodomani si possono ritardare le elezioni. Quando inizi a reprimere una libertà in nome di una emergenza – conclude la Santanchè – non sai mai quasi finisci“.
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