Fornaro difende la decisione del ministro Speranza di chiudere le discoteche. Gestori: a rischio 4 miliardi di fatturato.
“Il dpcm sulle discoteche fortemente voluto dal ministro Speranza risponde unicamente all’esigenza di difendere il nostro Paese da una nuova, possibile ondata di Covid-19”. Il capogruppo di Liberi e Uguali Federico Fornaro, commenta così la decisione del Governo di chiudere le discoteche di tutta Italia a partire dalle 18.00 di questa sera, in seguito agli innumerevoli casi di ritorno del virus causati proprio dagli assembramenti all’interno dei locali notturni. Il capogruppo Fornaro prosegue attaccando Salvini, additandolo come solamente interessato ad alimentare comportamenti non corretti, pensando solo al proprio tornaconto elettorale: “loro si muovono per salvare la loro poltrona e non certo il Governo”, mentre, “gli italiani hanno capito chi lavora ormai da molti mesi per contenere gli effetti sanitari ed economici negativi prodotti dal Covid-19“. Due i fattori che hanno portato alla decisione: l’aumento continuo dei nuovi positivi con picchi quotidiani che non si registravano da maggio e la situazione negli altri Paesi europei, alle prese con numeri ancora più alti di contagiati. “Non possiamo, ha sostenuto Speranza, vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.
Insorgono gli operatori dei locali da ballo, che lamentano una perdita di 4 miliardi di euro per il settore. Patuanelli ha comunque annunciato che sarà fatto “il possibile per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto“. Proteste sono arrivate da Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo: “la discoteca, ha detto il presidente Maurizio Pasca, è un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili”. D’accordo con il Governo il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “le discoteche, i cui gestori nessuno vuole criminalizzare, sono luoghi dove i rischi sono maggiori per ragioni oggettive”. Altro elemento di preoccupazione è infine l’abbassamento dell’età dei contagiati.
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