Coronavirus, oltre 6mila nuovi casi in Francia: torna l’obbligo di mascherina

Si corre ai ripari dopo gli oltre 6mila nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 48 ore. La preoccupazione monta soprattutto nelle grandi città e nelle località turistiche. In Francia sono ben 263 i focolai attivi.

La Francia torna a tremare per via di un Coronavirus che sembra non mollare. La tanto attesa estate, che con le sue alte temperature avrebbe dovuto fiaccare la resistenza del Covid, sta in realtà facendo alzare nuovamente la curva del contagio. E il Paese transalpino non fa eccezione rispetto ad altre nazioni del Vecchio Continente, dove i dati crescono giorno dopo giorno. E la paura in Francia per un nuovo rialzo dei contagi è palpabile, visto che sono oltre 6.300 i nuovi casi nelle ultime 48 ore. Tanto che si sta correndo ai ripari per evitare di ricorrere nuovamente al lockdown.

Di fatto, un test su 30 è risultato positivo tra quelli eseguiti nel Paese d’Oltralpe. Attualmente in Francia sono ben 263 i focolai di Coronavirus attivi, e di questi sono 17 quelli scoperti nelle ultime 24 ore. Una situazione tutt’altro che agevole, che obbliga il Governo transalpino a prendere delle decisioni importanti per agevolare la vita dei propri connazionali. Anche perchè il timore più grande riguarda il fatto che il Coronavirus possa circolare in centri abitati di un certo spessore. Come le città grandi e le attrazioni turistiche, come Parigi e Marsiglia in cui si è registrato un importante rialzo dei nuovi casi.

Tra le altre cose, con l’arrivo dell’autunno ormai alle porte, la paura più grande del Governo francese riguarda la riapertura delle scuole. Ma non solo, visto che anche le aziende e gli uffici – sia pubblici che privati – rischiano di risentire di tutto questo. E allora ecco che Governo e Alto Consiglio della sanità pubblica francese sono al lavoro ormai da diverse ore. Con un tavolo tecnico dopo l’altro, si sta venendo a capo della situazione con una serie di nuove misure. Come il ritorno alla mascherina obbligatoria negli uffici pubblici, sia per i dipendenti che per i clienti.

Il ministro del lavoro Elisabeth Borne ha annunciato che tornerà dunque l’uso della mascherina anche negli uffici privati. Sicuramente ciò avverrà nelle sale riunioni e in tutti quegli spazi sprovvisti di aerazione naturale. Ma non mancano altre misure alternative, come il ritorno allo smart working da remoto, che potrebbe essere addirittura incrementato. Nella giornata odierna verranno fatte altre proposte ai datori di lavoro e ai sindacati, in modo da provare a ridurre nel minor tempo possibile la minaccia del Coronavirus. Anche perchè, tra turismo in crescita e lavori che riprendono, i problemi potrebbero aggravarsi.

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Anche le autorità locali corrono ai ripari. In 14 località a forte impatto turistico sono previste multe molto salate per chi non indossa la mascherina o non rispetta il distanziamento sociale. Tuttavia, come rivelano le autorità mediche, la situazione non è per nulla paragonabile a quella vissuta in primavera. Anche perchè, così come sta accadendo in Italia, l’età media dei nuovi casi è molto più bassa e soprattutto si tratta di casi asintomatici. In ogni caso, in Francia si corre ai ripari contro la minaccia invisibile del Coronavirus. Perchè alla situazione di marzo e aprile non ci si è ancora tornato, ma non ci si deve tornare.