La tragedia è avvenuta sulle montagne della Val Badia, sul Piz del Lec. Simone Rizzi, un noto basejumper lombardo, si è lanciato con la tuta alare da circa 2.900 metri. Ma la tragedia era dietro l’angolo.
Il base jumping è una delle discipline più mozzafiato e incredibili, tanto da poterla quasi definire uno sport estremo. Di fatto, ci si lancia senza alcuna corda e senza dispositivi di protezione. Ci sei solo tu e la natura, con l’ausilio di una tuta alare che ti consente di planare anzichè colare a picco verso il punto sul quale decidi di atterrare. Uno degli esponenti più noti in orbita nazionale era Simone Rizzi, anche se la sua passione gli è stata fatale. Proprio ieri, infatti, è arrivata la notizia della sua morte, proprio mentre faceva base jumping.
Il noto acrobata dell’aria si è spento all’età di appena 33 anni. Il suo corpo è stato trovato senza vita dai soccorritorio dell’Aiuto Alpino delle Dolomiti, dopo la chiamata disperata di un amico nonchè collega di Simone Rizzi. L’episodio è avvenuto nella giornata di Ferragosto in Val Badia, da dove il basejumper lombardo si è era lanciato per tentare una nuova esperienza da una vetta molto alta. Rizzi e il suo amico si trovavano sul Piz da Lec, una vetta che si trova poco sopra Corvara. Da qui i due avevano deciso di lanciarsi, protetti dalla loro fedele tuta alare.
A un certo punto, Simone Rizzi si ritrovava a sorvolare la bellissima e assai nota Val di Mezdì. Tuttavia, per il basejumper di 33 anni le cose non sono andate come aveva previsto, tanto che ha iniziato a perdere quota. Una perdita che avveniva in maniera costante e che sembrava rendere quasi vani i benefici della tuta alare. Finchè non è avvenuto ciò che in molti temono quando si fa base jumping: la tuta ha perso totalmente il suo effetto, portando chi la indossa a schiantarsi al suolo. E vista la velocità pressochè incontrollata con cui ci si lancia, la morte è inevitabile.
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Tant’è che, subito dopo la chiamata effettuata dall’amico ai mezzi di soccorso più vicini, sono arrivati gli uomini dell’Aiuto Alpino delle Dolomiti. Questi, però, dopo aver visto il corpo di Simone Rizzi sfigurato per la caduta a forte velocità, non hanno potuto fare altro che dichiararne la morte. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri di Corvara, i quali hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso. Di certo verrà aperta un’indagine, anche per via dell’imprevisto malfunzionamento della tuta alare. Intanto il mondo dei basejumper ricorda con commozione un collega morto sul campo.