Morte Viviana Parisi, fratture «compatibili con l’aggressione di animali»

Stanno prendendo vita numerose ipotesi sulle cause del decesso di Viviana Parisi, le fratture riscontrate sul corpo della donna sarebbero compatibili «sia con una caduta dall’alto» — quindi dal pilone del traliccio — «sia con una aggressione di animali selvatici o cani di grossa taglia».

Le ricerche del piccolo Gioele vanno avanti senza sosta da due settimane, non c’è ancora traccia del piccolo di 4 anni. Sono 70 le persone impegnate nella zona del ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi a Caronia e ancora non si sono trovati elementi validi per poter rintracciare il bambino scomparso con lei il 3 agosto scorso.

Le ricerche

Anche oggi si è scavato attorno al traliccio dell’alta tensione vicino al quale è stato ritrovato il corpo senza vita della dj. Al lavoro Polizia scientifica e vigili del fuoco. È stato anche svuotato un abbeveratoio con una pompa, ma non si è trovato nulla.

Che cosa accaduto nella boscaglia?

Stanno proseguendo le indagini per cercare di rimettere insieme i pezzi e comprendere cosa possa essere accaduto nella boscaglia del Messinese. Secondo quanto riportato da AdnKronos, le fratture riscontrate sul corpo della donna sarebbero compatibili «sia con una caduta dall’alto» — quindi dal pilone del traliccio — «sia con una aggressione di animali selvatici o cani di grossa taglia».

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Ferite compatibili con morsi di animali

La salma di Viviana presentava dei morsi di animali (almeno uno alle gambe), ma non è stato ancora stabilito se questi fossero precedenti o successivi alla morte, visto che nella zona si possono trovare anche dei cinghiali. C’è la possibilità che madre e figlio si possano essere imbattuti nei cani ma è soltanto una delle ipotesi su cui si indaga per fare luce sui tanti aspetti ancora oscuri della vicenda. Un altro dettaglio su cui porsi delle domande, è quello riguardante l’assenza di uno dei calzini della donna, che non è stato ritrovato.

Gioele non è morto nell’incidente stradale

Secondo uno dei legali della famiglia, Claudio Mondello, cugino di Daniele Mondello, il marito di Viviana, ha dichiarato di non credere all’ipotesi che il bambino sia morto nell’incidente stradale (una delle ricostruzioni non escluse nell’indagine), che sin dall’inizio è apparso non grave. «Per le seguenti ragioni – ha dichiarato Mondello -: l’incidente occorso è di lieve entità; se fossero emerse tracce ematiche, dall’analisi della vettura sottoposta a sequestro, stante il clamore suscitato dalla vicenda lo avremmo già saputo; Viviana era morbosamente legata al proprio figlio. Secondo una ricostruzione siffatta avrebbe preferito guadagnare la fuga piuttosto che (quantomeno) tentare di soccorrerlo».

L’auto di Viviana con una foratura

Un altro piccolo giallo è legato all’incidente subito da Viviana. La famiglia è infatti intenzionata a chiedere un’analisi approfondita da parte di consulenti incaricati. L’impatto tra l’auto di Viviana ed il furgone sarebbe avvenuto a velocità moderata, l’auto della donna presenta una foratura. I legali della famiglia, Mondello e l’avvocato Pietro Venuti, vorrebbero cercare di capire se quest’ultima sia una conseguenza o piuttosto la causa dell’incidente.